L’accordo è fatto, ufficializzato da un comunicato : eBay venderà Skype ad alcuni investitori privati . Il valore dell’accordo è stato stimato in 2,75 miliardi di dollari: sono ancora tutte da valutare le ripercussioni sulla querelle legale attualmente in corso tra gli sviluppatori originali e la società americana che ne possiede i diritti di sfruttamento.
Secondo le rivelazioni carpite dal New York Times alle solite fonti ben informate, confermate poi da eBay, il gruppo di acquirenti comprende Andreessen Horowitz, la società di venture capital recentemente fondata da Marc Andreessen (il “papà” di Netscape, che al momento fa parte del consiglio di amministrazione di eBay) per finanziare l’innovazione tecnologica, la società londinese Index Ventures che ha già investito su Skype agli inizi, la società di private equity Silver Lake Partners e il Canada Pension Plan (CPP) Investment Board. eBay riceverà approssimativamente 1,9 miliardi di dollari in denaro sonante, manterrà il 35 per cento delle quote di Skype.
Con la cessione del software di VoIP più popolare si conclude quella che col tempo si è trasformata in una vera e propria telenovela tecnologica: acquistato nel 2005 per un valore complessivo di 3,1 miliardi di dollari, Skype non ha mai conosciuto quella armonizzazione con l’e-commerce che eBay aveva in animo al momento dell’acquisto, raggiungendo un peso specifico di valore all’interno degli asset societari ma trasformandosi più in una vacca da mungere che in uno strumento su cui basare scelte strategiche per il futuro.
Con la vendita in blocco di Skype eBay abbandona l’idea di una capitalizzazione in borsa del titolo, che pure era trapelata come extrema ratio per ridisegnare il futuro del software di telefonia telematica . Anzi, stando alle fonti del NY Times il colosso dell’e-commerce era da tempo in contatto con vari attori della scena tecnologica nel tentativo di “svendere” Skype, contatti che il mese scorso hanno incluso persino Google, sua ex-concorrente nel tentativo di acquisto del 2005.
Ma Mountain View ha deciso di abbandonare, dicono le fonti, per il rischio intrinseco della causa legale aperta dagli ex-founder di Skype e la conseguente possibilità di dover affrontare ingenti danni economici dopo l’acquisto, oltre al possibile conflitto tecnologico-commerciale che il software di VoIP potrebbe rappresentare per i carrier di telefonia mobile che hanno deciso di installare Android sui loro cellulari brandizzati .
In attesa del cambio di proprietà, infine, la sussidiaria di eBay ha annunciato che dal prossimo 6 settembre ci sarà un ritocco dei prezzi verso l’alto per le chiamate da Skype verso i cellulari e i telefoni fissi oltre frontiera. Le telefonate da client a client continueranno a essere gratuite, ma le chiamate verso molti paesi passeranno da 3,9 centesimi a 7,9 mentre continueranno a constare 3,9 centesimi verso i cosiddetti Global Rate Countries . Skype prova a giustificare l’aumento parlando di alta qualità delle conversazioni con banda ridotta e della possibilità sempre disponibile di chiamare gratuitamente altri utenti Skype.
Alfonso Maruccia