Tra gli editori coinvolti con Apple nel presunto cartello per mantenere artificiosamente alto il prezzo degli ebook, Macmillan è l’ultimo a sottoscrivere un accordo con i vertici del Dipartimento di Giustizia (DoJ) statunitense. In una lettera indirizzata agli autori, il CEO John Sargent ha ammesso di non voler rischiare il pagamento di una multa potenzialmente elevata in caso di esito negativo nello scontro legale voluto da Cupertino per l’annullamento degli stessi accordi stabiliti tra gli editori e le autorità statunitensi.
A differenza di quelli annunciati da Hachette e Penguin, i termini del settlement tra Macmillan e il DoJ prevedono l’immediata distribuzione degli ebook a prezzi scontati, anche in assenza di nuovi accordi contrattuali tra l’editore scozzese e i vari retailer . In cambio, la società controllata dal Georg von Holtzbrinck Publishing Group usufruirà di uno sconto nei due anni in cui gli stessi editori del cartello non potranno evitare promozioni e sconti su piattaforme digitali come quella di Amazon.
In sostanza , i due anni imposti a Macmillan hanno già avuto inizio alla metà dello scorso dicembre, quando veniva annunciato il penultimo accordo tra il DoJ e Penguin. Una strategia chiaramente dettata dalla necessità di riprendere il controllo sugli sconti in prossimità delle festività natalizie del 2014 .
A questo punto, Apple è rimasta da sola a combattere contro le autorità statunitensi per la difesa dei suoi accordi editoriali.
Mauro Vecchio