Strasburgo – Chi aveva temuto un atteggiamento morbido del Parlamento Europeo nei confronti del Grande Fratello manovrato dai servizi segreti americani aveva, ahinoi, visto giusto. Ieri, infatti, l’Europarlamento ha bocciato (210 a favore, 340 contrari) la creazione di una Commissione di inchiesta dotata di poteri di indagine e capace di far chiarezza su cosa Echelon abbia significato e significhi per il nostro continente.
All’atto delle votazioni si è preferito dar vita ad una Commissione temporanea che lavorerà per 12 mesi e che avrà come scopo “l’accertamento dell’esistenza o meno di Echelon e la sua compatibilità con la legislazione continentale”.
Durissime le dichiarazioni dei principali promotori della “linea dura”, come Paul Lannoye, capogruppo dei verdi, secondo cui è passata la linea morbida perché “non si vuole dare fastidio a certi governi”. Una tesi peraltro evidente visto che chi ha votato contro la Commissione di inchiesta (popolari europei, socialisti europei con l’esclusione dei Ds italiani) lo ha fatto sostenendo che, in fin dei conti, su questioni coperte da segreto militare non si può scavare più di tanto.
Pare che in sede di Europarlamento non abbiano pesato le mille contraddizioni manifestate dai paesi che governano Echelon (USA, Gran Bretagna, Canada, Australia e Nuova Zelanda) che per anni ne hanno negato l’esistenza fino poi ad ammetterla. Né hanno pesato le dichiarazioni, tra le tante, dell’ex capo della CIA , James Woolsey, che si è più volte detto felice che Echelon abbia consentito agli americani di tenere sotto controllo “la corruzione dilagante” in Europa (“Siate realisti, amici europei. Smettela di prendervela con noi e riformate le vostre economie stataliste. Dopo, non avremo più bisogno di spiarvi”, sono parole sue).
La commissioncina varata ieri sarà presieduta dal portoghese Carlos Coalho, popolare europeo, e avrà Gehrard Schmid, socialista europeo, come relatore.