Ha preso il via la distribuzione di Edge 107, nella sua forma definitiva e accessibile da tutti gli utenti, anche attraverso il canale Stable. È il frutto del lavoro svolto da Microsoft sul proprio browser, con l’obiettivo di migliorarlo continuamente e renderlo un’alternativa valida a Chrome, nella speranza di strappare al concorrente Google qualche punto di market share. Vediamo quali sono le novità introdotte con questo aggiornamento.
Il browser Microsoft Edge passa alla versione 107
La prima riguarda la barra laterale, la seconda i criteri che offrono una maggiore flessibilità nell’avvio del software. Per entrambi, riportiamo la descrizione fornita dal gruppo di Redmond attraverso le pagine del sito ufficiale.
- La barra laterale di Microsoft Edge consente agli utenti di accedere affiancati agli strumenti di produttività con la finestra di esplorazione. Per i clienti aziendali, le esperienze seguenti sono attualmente attivate per impostazione predefinita: Ricerca, Individuazione, Office.com e Outlook. Gli amministratori possono controllare la disponibilità e configurare la barra laterale di Microsoft Edge usando i criteri HubsSidebarEnabled, ExtensionInstallBlockList e ExtensionInstallForceList. L’ID estensione per ogni app della barra laterale è disponibile in edge://sidebar-internals. Per altre informazioni, vedere Gestire la barra laterale in Microsoft Edge.
- Nuovi criteri per offrire maggiore flessibilità nell’avvio di Microsoft Edge: il criterio RestoreOnStartupUserURLsEnabled consente agli utenti di aggiungere e rimuovere i propri URL da aprire all’avvio di Microsoft Edge mantenendo l’elenco obbligatorio di siti specificato dall’amministratore.
Nulla di rivoluzionario, insomma, ma un update che fa compiere al browser di Microsoft un passo in avanti nel percorso di sviluppo e perfezionamento.
Stando alle statistiche condivise da StatCounter (aggiornate a fine settembre), prendendo in considerazione l’utenza di tutto il mondo, oggi a dominare in termini di market share è Chrome di Google con il 65,68%. A seguire è Safari di Apple con il 18,68%, poi c’è proprio Edge con il 4,33%. La quota di quest’ultimo sale al 10,80% analizzando esclusivamente le piattaforme desktop.