Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio ha approvato a maggioranza (Italia e Ungheria hanno votato contro) la nuova Energy Performance of Buildings Directive (EPBD) relativa alle prestazioni energetiche degli edifici. I singoli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro due anni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e quindi adottare le misure necessarie per rispettare gli obiettivi.
Edifici ad emissioni zero nel 2050
La proposta di revisione della direttiva del 2018 è stata presentata dalla Commissione europea a fine 2021. L’obiettivo finale è avere tutti gli edifici con zero emissioni da combustibili fossili entro il 2050. La scadenza è anticipata al 1 gennaio 2028 per i nuovi edifici pubblici e al 1 gennaio 2030 per tutti gli altri edifici di nuova costruzione.
Per i vecchi edifici dovrà essere avviata un’imponente campagna di ristrutturazione energetica. La direttiva fissa specifiche soglie per la riduzione del consumo medio annuo degli edifici residenziali: 16% entro il 2030 e 20-22% entro il 2035. Almeno il 55% della riduzione dei consumi dovrà essere ottenuta attraverso la ristrutturazione del 43% degli edifici residenziali con le prestazioni peggiori.
Dovranno inoltre essere ristrutturati almeno il 16% degli edifici non residenziali con le prestazioni peggiori entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Gli Stati membri avranno la possibilità di esentare determinate categorie di edifici residenziali e non residenziali da tali obblighi, come gli edifici storici o delle forze armate, le case di villeggiatura e i luoghi di culto.
Entro il 2040 dovranno essere eliminate le caldaie alimentate con combustibili fossili. Le sovvenzioni per l’installazione di caldaie autonome alimentate a combustibili fossili non saranno consentite a partire dal 1 gennaio 2025. I nuovi edifici residenziali dovranno essere predisposti per l’installazione di impianti fotovoltaici o solari termici sui tetti. La direttiva promuove infine la diffusione della mobilità sostenibile attraverso punti di ricarica per veicoli elettrici e parcheggi per biciclette.
Sono previsti finanziamenti a livello europeo per “innescare un’ondata di ristrutturazioni“, ma verrà data priorità agli edifici con peggiori prestazioni energetiche e alle famiglie a basso reddito.