Il processo sulla tutela delle hot news che ha visto Barclays, operatori finanziari e bancari portare in tribunale la piattaforma specializzata in notizie finanziarie TheFlyOnTheWall.com si arricchisce di nuovi protagonisti: dopo l’intervento (in difesa della tesi della difesa) di Twitter e Google, un folto gruppo di editori si schiera dalla parte dell’accusa .
Associated Press (AP), New York Times , Time , Washington Post , Agence France-Presse e altre testate hanno infatti deciso di intervenire per testimoniare nel processo che vede contrapposti TheFlyOnTheWall il gruppo capeggiato da Barclays. Motivo del contendere è la dottrina delle hot news che, per l’accusa, dovrebbe garantire una sorta di protezione temporale a favore del primo giornale che pubblichi notizie scottanti.
Per la verità, dal momento che sia Google e Twitter sia i gruppi editoriali hanno presentato degli amicus brief , non agiscono in difesa di una una delle due parti in causa, ma sostengono tuttavia le loro tesi contrapposte con l’obiettivo di ottenere una decisione sul principio della tutela delle notizie da prima pagina.
Per le due aziende ICT tutta la questione dimostra una visione della Rete “obsoleta”. Per i gruppi editoriali che sono intervenuti, invece, si tratterebbe di una protezione “limitata ma vitale” per coloro che faticano a trovare le notizie: rappresenta un supporto per continuare a poter sostenere il duro lavoro del reporter. In modo da garantire anche l’interesse pubblico della ricerca delle notizie, sarebbe necessario garantirle una sorta di protezione che vada oltre il semplice copyright (che vige in ogni caso sulla forma in cui i fatti vengono riportati).
Claudio Tamburrino