Il settore delle news online deve ancora capire come e se fare i suoi conti con Google News: in questi mesi diversi protagonisti, tra cui Samsung ed Apple, stanno cercando di portare sul mercato alternative diverse e potenziali modelli di business.
La nuova app di Cupertino Apple News è stata annunciata ufficialmente lo scorso giugno ed ora sembra già avere un orizzonte di lancio e maggiore concretezza: gli osservatori puntano al prossimo iOS9, atteso per l’autunno per vedere il newsreader targato Apple, al quale sempre più editori sarebbero interessati ad aderire.
Secondo le intenzioni di Cupertino Apple News sarà l’app che andrà a sostituire Newsstand o Edicola, il precedente punto di raccolta delle app editoriali di iOS. A differenza di tale precedente modello, con Apple News la Mela punta ad ospitare direttamente i singoli contenuti che gli utenti potranno selezionare e gestire personalizzando la lista da consultare giornalmente sul modello di quanto già offerto dall’app Flipboard.
Rappresentando un progetto molto più ambizioso del suo precedente store-edicola che si limitava a funzionare da vetrina per i contenuti in vendita di terzi, il percorso per portarlo a termine non è lineare e passa per la necessità di convincere gli editori che si tratta di un’opportunità e non una minaccia come, per esempio, Google News. Se in primo momento Apple ha cercato di farlo con le buone invitando gli aventi diritto a passare all’esteticamente gradevole formato proprietario “Apple News” e a rinunciare alla richiesta del 30 per cento del costo di abbonamento sottoscritto in qualsiasi forma che caratterizzava Newsstand scegliendo invece di condividere gli introiti dell’advertising con la Mela, in un secondo momento ha forzato la mano inviando agli editori una email attraverso cui chiedeva semplicemente di collegare il proprio feed RSS al servizio in modo tale da far figurare i propri contenuti tra quelli visionabili tramite la nuova app: un invito che rappresentava in realtà una compensazione ex-post per eventualmente svincolarsi dal suo abbraccio forzato.
La sua strategia di accerchiamento, in ogni caso, ha portato in barca sempre più partner in tempo per il lancio previsto per i prossimi mesi: mentre all’inizio poteva contare su appena 18 editori, ora la conta arriva a superare i 50. Per loro la speranza è che la concorrenza di Apple sul mercato permetta di superare la dipendenza dall’osteggiato Google News. A differenza di questo, d’altronde, Apple promette maggiore controllo sui numeri e sulle modalità di visualizzazione dei contenuti . Inoltre Cupertino prevede la presenza di advertising sul suo aggregatore ma promette di ripartire gli introiti con gli editori.
Ad un’altra app con la funzione di aggregatore di notizie sta lavorando anche Samsung insieme all’editore Axel Springer .
L’approccio in questo caso è del tutto diverso, si parla di contenuti retribuiti agli altri editori pagando i dovuti diritti di proprietà intellettuale per la pubblicazione delle anteprime delle notizie e di una app riservata ad alcuni dispositivi: la piattaforma si chiama UPDAY ed è per il momento riservata agli utenti Samsung Galaxy.
L’idea sembra – come spiega la stessa Axel Springer in una sorta di dichiarazione di intenti – quella di “dare l’esempio agli altri aggregatori”.
Claudio Tamburrino