La Commissione Cultura del Senato ha approvato un emendamento all’art. 3 del decreto sull’editoria che, se verrà approvato da Camera e Senato, snellirà notevolmente le pratiche burocratiche per le piccole testate online .
In particolare , le testate periodiche “realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero online, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100mila euro” non saranno più obbligate a registrarsi presso il tribunale e al Roc (il Registro degli Operatori di Comunicazione).
Inoltre, tali testate sono saranno più vincolate alle misure previste dall’articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall’articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, dall’articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62 e dalla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/ del 26 novembre 2008, i quali stabiliscono i vincoli sulla titolarità dell’impresa.
Il primo firmatario dell’emendamento, il senatore del PD Vincenzo Vita, spiega che si tratta di una delegificazione indirizzata a semplificare la vita di realtà come “blog e siti di piccole dimensioni”.
Claudio Tamburrino