Editoriale 18/3/2001

Editoriale 18/3/2001

Gli utenti Internet crescono sempre più ma, nell'ugual tempo, sono sempre meno quelli consapevoli dei pericoli che possono provenire dalla Rete. Una questione non trascurabile nell'era della nettizzazione
Gli utenti Internet crescono sempre più ma, nell'ugual tempo, sono sempre meno quelli consapevoli dei pericoli che possono provenire dalla Rete. Una questione non trascurabile nell'era della nettizzazione


La sicurezza su Internet sta diventando un vero punto critico. Non solo per gli amministratori di sistema, comunque abituati ad affrontare mille rischi e tenere quanto più isolate le loro reti dal ?far west? che regna là fuori, ma soprattutto per gli utenti, quei normali utenti che oggi si trovano a stare connessi ad Internet anche molte ore al giorno, quando non in modo permanente. Si parla ormai di centinaia di milioni di persone, gente che di sicurezza non sa nulla o quasi e a cui nessuno ha mai spiegato i rischi che corre sul Net, anche senza navigare, fare acquisti o leggere e-mail. Basta installare un software di firewall per capire che là fuori, sulla Rete, circola un po? di tutto: da pacchetti più o meno innocui a veri e propri tentativi di attacco. Non possedere un IP fisso non significa affatto poter stare tranquilli: i programmi più utilizzati dai cracker (ma per la maggior parte si tratta di ragazzini neppure troppo esperti) sono i cosiddetti net scanner, piccoli software in grado di analizzare un raggio di indirizzi IP grande a piacere in cerca di falle, bachi, porte TCP aperte e servizi attivi. Questi cracker ormai conoscono bene lo spazio di indirizzi a disposizione di ogni provider, specie di quelli che offrono abbonamenti flat, i cui utenti passano in media molto più tempo in Rete con il medesimo IP. Non solo, ma una volta che un cracker abbia trovato un sistema di suo interesse non gli sarà affatto difficile ritrovarlo anche nel qual caso questo cambi IP: gli basterà prendere nota del nome o di altre caratteristiche identificative di quella macchina per ritrovarla facilmente anche in un secondo tempo.
Naturalmente non è il caso di sollevare allarmismi: gli attacchi sofisticati, quelli in grado di far accedere un estraneo alle informazioni memorizzate sul proprio computer, sono fortunatamente ancora pochi. Questo non fa però passare in secondo piano il problema se si pensa che fra pochi anni ad essere connessi ad Internet non saranno solo i singoli computer, ma interi ambiti domestici, ed i personal di casa conterranno informazioni sempre più sensibili ed importanti.
Sarebbe dunque importante che ogni cittadino che entra in Rete fosse cosciente dei pericoli che corre e delle norme di sicurezza da tenere: in caso contrario la Rete potrebbe davvero riservare brutte sorprese.
Alessandro Del Rosso

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Pubblicato il
18 mar 2001
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