Nei mesi scorsi Google (tramite la parent company Alphabet) ha confermato l’acquisizione di Fitbit a fronte di un investimento quantificato in 2,1 miliardi di dollari. Un’operazione messa in campo dal gruppo di Mountain View per spingere sul fronte dei dispositivi indossabili dove bigG è attiva da anni con il sistema operativo Wear OS (ex Android Wear), che in molti hanno però guardato fin dal primo momento con qualche sospetto per quanto riguarda privacy e trattamento dei dati.
Google-Fitbit: l’acquisizione e i dati degli utenti
Dalle due società interessate sono immediatamente giunte rassicurazioni sul fatto che le informazioni appartenenti agli utenti non verranno in alcun modo impiegate con finalità di marketing o advertising. Tra coloro che vogliono sgombrare il campo da qualsiasi possibile dubbio c’è anche lo European Data Protection Board che oggi in via ufficiale comunica quanto segue.
In seguito all’annuncio di Google relativo all’intenzione di acquisire Fitbit, l’EDPB ha pubblicato una dichiarazione in cui sottolinea come la possibile combinazione e aggregazione dei dati personali sensibili riguardanti le persone in Europa da parte di una grande azienda tecnologica potrebbe comportare un elevato rischio per la privacy e la protezione delle informazioni.
Sul piatto i dati appartenenti a circa 28 milioni di utenti e relativi all’attività fisica (sessioni di allenamento, fitness), alla qualità del sonno e ad altri parametri biometrici rilevati mediante i dispositivi indossabili fin qui commercializzati da Fitbit.
EDPB ricorda alle parti della fusione proposta i loro obblighi riguardanti il GDPR e in merito alla piena conformità dei requisiti sulla protezione dei dati, sulle implicazioni legate alla privacy e sulla trasparenza. Il Board li sollecita a mitigare i possibili rischi per la privacy e la protezione dei dati prima di notificare l’operazione alla Commissione Europea.
A Google e alla parent company Alphabet viene ricordato l’obbligo di agire in piena conformità con i dettami del GDPR, almeno per quanto riguarda le informazioni dei cittadini europei.
EDPB considererà ogni implicazione per la protezione dei dati nello Spazio Economico Europeo ed è disponibile a fornire la propria consulenza alla Commissione Europea se richiesta.
Che l’acquisizione di Fitbit non sarebbe stata come tutte le altre è stato chiaro fin da subito, fin dalla comparsa in Rete delle prime indiscrezioni in merito. Al gruppo di Mountain View spetta ora il compito di fornire tutte le garanzie richieste dal vecchio continente per quanto concerne privacy e trattamento dei dati, sgombrando così il campo da qualsiasi possibile dubbio.