Avrebbero compromesso i principi più basilari a tutela della libertà di milioni di cittadini statunitensi, in un raggio d’azione esteso al di là delle supposizioni più allarmate. Le pratiche investigative del Federal Bureau of Investigation (FBI) sono così finite nel mirino degli attivisti di Electronic Frontier Foundation (EFF), accusate di aver violato in maniera massiva le principali leggi a stelle e strisce .
Stilato grazie alle possibilità garantite dal Freedom Of Information Act (FOIA), il report di EFF ha analizzato circa 2500 pagine di documenti relativi alle varie attività condotte dai federali, in un arco temporale che va dal 2001 al 2008. L’agenzia statunitense avrebbe commesso più di 40mila violazioni legate alle attività di intelligence , ignorando in particolare le predisposizioni di legge in materia di intercettazioni e sorveglianza.
La stessa Intelligence Oversight Board – gruppo a tutela dei cittadini che riferisce direttamente alla Casa Bianca – avrebbe ricevuto una (eventuale) segnalazione d’infrazione con un ritardo medio di due anni e mezzo . In sostanza, l’FBI non avrebbe alcuna fretta di fare rapporto circa le sue possibili violazioni delle leggi statunitensi. Sempre secondo il report di EFF, centinaia di casi avrebbero riguardato i meccanismi di segnalazione normalmente imposti con le National Security Letter .
In altre parole, l’FBI avrebbe abusato dell’autorità relativa all’invio di richieste come quella recentemente effettuata dal Department of Justice (DoJ) a Twitter. In generale, svariate aziende a stelle e strisce invierebbero ai federali un gran numero di informazioni personali , senza che questi debbano sottoporsi a procedure giudiziarie particolarmente complesse. Un caso limite ha poi riguardato quelle attività investigative legate al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Secondo il lungo documento di EFF, gli agenti federali avrebbero più volte abusato del cosiddetto Patriot Act , ratificato dall’ex-presidente George W. Bush in seguito agli attacchi dell’11 settembre. Svariate procedure dell’FBI avrebbero quindi portato alla raccolta su larga scala di password e credenziali d’accesso online . Il tutto senza la necessaria autorizzazione da parte di un giudice.
Nel frattempo, il senatore repubblicano Mike Rogers ha presentato un disegno di legge che dovrebbe estendere il periodo di validità del Patriot Act . La legge potrebbe ora rimanere in vigore fino al febbraio del 2012 , discussa ancora una volta senza particolari aperture al pubblico dibattito. C’è chi ha puntato ferocemente il dito contro l’attuale Presidente Barack Obama, già accusato di aver permesso alla sua amministrazione di interferire con le principali libertà civili.
Mauro Vecchio