San Francisco (USA) – Electronic Frontier Foundation , la più nota organizzazione votata alla causa delle libertà digitali , lancia una campagna di sensibilizzazione alla ricerca di nuovi sostenitori e mira ad ingraziarsi gli utenti Internet più esposti a grattacapi d’ogni genere: si tratta dei blogger, un esercito ben visibile di pensatori, scrittori e commentatori.
Libertà di cronaca, anonimato e libero accesso ai mezzi d’informazione di massa sono solo alcuni punti della carta dei diritti stilata da EFF. I tempi della campagna Blue Ribbon per la libertà di parola sono ormai lontani: secondo i membri dell’influente associazione californiana, composta da avvocati, informatici e visionari digitali, i tempi sono maturi per reclamare nuovi diritti ed iniziare un’era di nuove lotte telematiche .
“La difesa della libertà di espressione è ormai un impegno primario per EFF, consolidato nel tempo”, fanno sapere alcuni portavoce. Internet è un organismo in evoluzione e l’entrata in scena di milioni di blogger , unita all’espansione senza controllo del bacino utenti globale, pretende “impegni concreti contro la censura, contro le ingerenze dei governi”.
I paesi in via di sviluppo o tradizionalmente autoritari sono adesso le frontiere della rinnovata presenza di EFF, che tuttavia rimane saldamente aggrappata alla realtà statunitense. Ad esempio l’associazione reclama il diritto di “commentare liberamente le elezioni”, o di poter condurre senza problemi esperimenti di comunicazione dal basso come Indymedia , intralciati dagli USA in un insolito caso di censura internazionale all’interno di paesi tradizionalmente democratici.
L’associazione non profit invita tutti gli utenti ad una donazione “per proteggere i diritti del mondo digitale”. Tra le tante iniziative promosse da EFF nel corso degli anni, spiccano molte azioni legali in difesa dei consumatori, nonché la pubblicazione di numerose guide critiche contro il lato oscuro dell’informatica di massa, rappresentato in primis dalla diffusione dei sistemi DRM e dalla lotta senza quartiere al P2P .
Tommaso Lombardi