“Chiediamo a Facebook e a Mark Zuckerberg di rispettare i propri utenti, fornendo loro sia le informazioni che gli strumenti necessari all’acquisizione di un effettivo controllo sui dati personali”. Così Kevin Bankston, rappresentante legale di Electronic Frontier Foundation (EFF), a commentare una recente lettera aperta inviata al CEO del noto sito in blu.
Una missiva firmata da varie associazioni a tutela della privacy, in primis da EFF, con il supporto del Center for Democracy & Technology (CDL) e dell’ American Civil Liberties Union (ACLU) della Northern California . Facebook dovrebbe in sostanza restituire ai suoi milioni di utenti la facoltà di controllare appieno le informazioni personali, mettendo in atto seriamente delle indispensabili misure.
Quelle indicate dalla lettera aperta , a partire dall’urgente necessità di colmare quello che è stato chiamato app gap . Il sito di Mark Zuckerberg dovrebbe cioè permettere ai suoi iscritti di decidere esattamente quali applicazioni possano avere accesso ai dati . Dal momento che “Facebook continua a spingere gli utenti verso una sempre più ampia condivisione pubblica”.
EFF e compagnia suggeriscono poi che il popolare social network eviti assolutamente di trattenere i dati relativi a visitatori specifici di siti terzi che incorporino plugin social o pulsanti di tipo like , a meno che non sia lo stesso utente a voler interagire con questi strumenti.
“Facebook ha recentemente annunciato la funzione instant personalization , che permette a specifici siti partner di accedere alle informazioni finché ricevano visite da utenti loggati e prima ancora che questi utenti forniscano il loro consenso – si legge nella lettera – Per porre rimedio a tutto questo, la funzione instant personalization dovrebbe essere disattivata di default”.
Infine, Facebook dovrebbe proteggere i suoi utenti da minacce esterne, utilizzando connessioni HTTPS di default per tutti i tipi di interazione . Bisognerebbe poi fornire agli utenti dei tool semplificati per l’esportazione del materiale caricato. In modo tale che tutti gli scontenti non debbano ritrovarsi a scegliere tra la salvaguardia della propria privacy e il rimanere in contatto con i propri amici.
Mauro Vecchio