Santa Clara (USA) – C’è la Electronic Frontier Foundation (EFF) sul cammino intrapreso da Apple per capire come alcuni dei propri segreti industriali siano finiti in rete causandole, questa è la tesi dell’azienda, notevoli danni.
EFF ha infatti assunto la difesa di tre giornalisti di AppleInsider e PowerPage.org che hanno avuto l’ardire di pubblicare sulle proprie pagine notizie riservate attorno ad Asteroid , uno strumento che Apple deve ancora annunciare e che sarà dedicato alla connessione tra strumenti musicali e computer.
Come scrive la stessa Foundation, EFF ha chiesto alla Corte Superiore della California di bloccare la richiesta di Apple che intende conoscere le fonti alle quali hanno attinto i giornalisti. Lo scopo della Mela è ovvio, visto che capire come è avvenuta la diffusione di quelle informazioni può significare impedire che ciò accada nuovamente in futuro.
Lo scorso dicembre ad Apple era stata concessa, da un tribunale, la facoltà di richiedere formalmente i nomi di venti persone, al momento ancora sconosciute, che sarebbero colpevoli di aver fatto trapelare quelle informazioni. Richieste che non sono state spedite ai giornalisti, ma al loro provider di posta.
“Piuttosto che confrontarsi con il problema dei privilegi del reporter a testa alta – ha attaccato Kurt Opshal, uno dei legali di punta di EFF – Apple intende farsi consegnare le email dal provider. Questo colpisce un diritto tutelato dal Primo Emendamento che protegge tutti i reporter”. Come noto negli USA è considerato reporter chi agisce come tale, al contrario di quanto accade in Italia dove i giornalisti devono ricevere il benestare dell’Ordine per operare.
“Se il tribunale lascia mano libera ad Apple – ha continuato Opshal – e tradisce le confidenze avute dai tre giornalisti, allora potrà accadere che fonti riservate saranno d’ora in poi trattenute dal fornire informazioni ai media e il pubblico perderà un canale vitale per news, analisi e commenti indipendenti”.