Effetto Covid: Facebook cancella 1,3 mld di account

Effetto Covid: Facebook cancella 1,3 mld di account

Facebook ha cancellato 1,3 miliardi di account a fine 2020 per combattere il fenomeno della disinformazione sul Covid tramite il social network.
Effetto Covid: Facebook cancella 1,3 mld di account
Facebook ha cancellato 1,3 miliardi di account a fine 2020 per combattere il fenomeno della disinformazione sul Covid tramite il social network.

Se misurare la disinformazione presente su Facebook è qualcosa di complesso e sfuggente, c’è un numero che può ben dare la misura di quanto ciò possa aver pesato nel pubblico dibattito su Covid e vaccini. A produrlo è lo stesso team Facebook e la cifra è al tempo stesso tanto la fotografia preoccupante del fenomeno, quanto la misurazione dell’impegno che Menlo Park ha riposto sull’obiettivo.

Facebook cancella 1,3 miliardi di account

L’esito è eclatante: tra ottobre e dicembre 2020 il social network ha disabilitato ben 1,3 miliardi di account.

Le dinamiche alla base di queste attività sono note e colme di differenti sfaccettature, ma per calmierare l’insorgere di troppi account molesti è necessario anzitutto eroderne le basi economiche. Riducendo le possibilità di monetizzazione, infatti, Facebook ha rallentato l’emergere di nuovi network di “Coordinated Inauthentic Behavior”, che su clickbait e fake news costruiscono i propri schemi truffaldini.

La credulità delle persone è una costante: su questo fronte è possibile lavorare, ma soltanto nel lungo periodo e non certo con tempi compatibili con quelli di un’emergenza pandemica. Per agire nell’identificazione dei post e degli account da affossare, Facebook ha lavorato con un combinato disposto di fact-checking umano (per il discernimento del falso), di identificazione tramite IA (per lavorare sui grandi numeri) e su un numeroso esercito di persone attive nella ricerca costante di queste bolle di falsità.

Facebook ha messo assieme queste informazioni per fornire spiegazioni alla House Energy and Commerce Committee circa l’impegno del gruppo nell’arginare la disinformazione. Il tema era caldo da anni ormai, ma non è mai stato al centro dei destini delle società occidentali come lo è stato in questi mesi di Covid-19. Facebook si è mossa tardi, inizialmente anche con fare ambiguo (ma pur sempre nella difficoltà estrema di trovarsi a fare da collettore di ideologie contrapposte, temi complessi e continui rimandi alla libertà di espressione da parte di chiunque sia stato temporaneamente sospeso). La difficoltà di discernere il vero dal falso è peraltro oggetto di dibattito, poiché non è certo opportuno lasciare che siano le piattaforme a doversi accollare questa responsabilità e, al tempo stesso, questo potere.

Se ne uscirà nel tempo, comprendendo meglio quanto accaduto, ma nel frattempo il rumore di fondo è stato ridotto a beneficio di tutti: 1,3 miliardi di account in meno a far danni sono una buona notizia.

Fonte: Facebook
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Pubblicato il
22 mar 2021
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