EGNOS ( European Geostationary Navigation Overlay Service ), il nuovo sistema complementare alla navigazione satellitare europeo, è operativo: affinerà il posizionamento GPS in Europa .
Nato sotto l’egida della Commissione Europea, dell’ESA e dell’autorità di controllo dello spazio aereo Eurocontrol , si tratta di un Satellite Based Augmentation System : utilizzerà tre satelliti geostazionari, 34 stazioni a terra e quattro centri di controllo e sarà un servizio aperto e libero da integrare con i sistemi GPS per migliorarne la precisione orizzontale (da 7 a 2 metri di approssimazione) e quella verticale, in modo da aiutare i piloti negli atterraggi.
“In termini semplici – spiega il Commissario Europeo ai trasporti Antonio Tajani – le stazioni a terra misurano i segnali GPS e inviano i dati ai centri di calcolo che correggono il dato e lo mandano ai satelliti EGNOS, dove il segnale affinato viene spedito ai ricevitori GPS”.
Quello che EGNOS fa per l’Europa (e potenzialmente potrebbe fare anche per alcune regioni confinanti e del Nord Africa), negli USA viene svolto da WAAS ( Wide Area Augmentation System ), mentre in Giappone è ancora in fase di sviluppo il corrispettivo MFAS ( Multi-Functional Satellite Augmentation System )
Il servizio per i piloti, insieme agli altri utilizzi “Safety-of-life”, dovrebbe esordire il prossimo anno e avrà bisogno di una certificazione, dal momento che sarà utilizzato in settori in cui ci sono in gioco vite umane. Tuttavia dovrebbe essere già disponibile per il settore “non safety-of-life”. Molti degli apparecchi già disponibili in commercio dovrebbero poter supportare EGNOS. Per il prossimo anno si potrebbero inoltre vedere servizi commerciali a pagamento.
Gli obiettivi che la Commissione Europea si è posta presentando il progetto sono ambiziosi: “Implementare una tale precisione in tutti i supporti di navigazione aprirà a nuove possibilità come per esempio l’assistere la guida delle persone cieche”.
EGNOS si inserisce sulla strada percorsa dall’Europa per entrare in competizione con GPS . In particolare il progetto Galileo vorrebbe implementare una rete di posizionamento globale europea che possa rendere il vecchio continente indipendente dagli USA in questo settore così strategico.
Galileo è gestito da ESA e costituisce il più grande progetto spaziale europeo. Per anni ha subito ritardi di finanziamenti e problemi organizzativi: fino a quando l’UE ha deciso per il finanziamento pubblico per cercare di rilarciarlo . Al momento non è chiaro se il programma goda di un pieno sostegno da parte degli interessati, o se invece sia destinato a rimanere tutto sommato incompiuto.
Claudio Tamburrino