Sta per scattare l’ora X per l’arrivo di OS X 10.11, nuova versione del sistema operativo per Mac nota anche come El Capitan e dispensata agli utenti tramite aggiornamento gratuito scaricabile a partire dalle prossime ore dall’App Store. OS X 10.11 non è un update particolarmente ricco di novità, ma Apple promette miglioramenti sul fronte del software, delle prestazioni e dell’integrazione con gli altri gadget dell’ecosistema di Cupertino.
La lista di sistemi compatibili con l’installazione di El Capitan include iMac (modelli venduti dal 2007 in poi), MacBook (2008), MacBook Air (2008), MacBook Pro (dal 2007 in poi), Mac Mini (2009), Mac Pro (2008) e Xserve (2009). Lo spazio necessario all’update è di 10 Gigabyte, mentre un’installazione diretta non è possibile per versioni di OS X precedenti a Snow Leopard (10.6).
Come Windows e gli altri OS per computer, anche El Capitan è soggetto alla comparsa di possibili incompatibilità con il software già installato sul Mac – e come su Windows il consiglio più ricorrente prima dell’installazione prevede il salvataggio/backup dei dati in caso qualcosa vada male.
Le nuove caratteristiche di OS X 10.11 che per prime balzano all’occhio includono una nuova app Notes, visualizzazione split-screen per le app a pieno schermo, nuovi comandi gestuali, una migliore capacità di ricerca di Spotlight, una gestione migliorata dei desktop multipli.
Le performance sono migliorate in maniera sensibile, sostiene Apple, al punto da arrivare a un +50 per cento nel rendering di sistema e a un’efficienza superiore del 40 per cento; la API grafica Metal arriva su OS X dopo aver debuttato negli anni passati su iOS, e Cupertino parla di rivoluzione nella grafica 3D, nei videogiochi e più in generale nell’utilizzo della GPU presente sul sistema.
Proprio l’integrazione di Metal – oltre a tutto il resto – lascia intendere quale sia il reale valore di un aggiornamento minore come El Capitan , soprattutto nell’ottica degli utenti di Apple: il nuovo OS X è pensato per funzionare in armonia con iPhone e gli altri gadget basati su iOS, un OS mobile che si è trasformato nel vero centro di interesse e utilizzo quotidiano per i fan di Cupertino.
OS X 10.11 preparerebbe il terreno a una “fusione”, di nome o di fatto, di un ecosistema Apple sempre più cloud e distribuito su schermi e dispositivi interdipendenti. Per ora, in ogni caso, il CEO Tim Cook ha riferito di non avere piani per produrre un singolo sistema operativo “universale” alla maniera di quanto fatto da Microsoft con Windows 10.
Alfonso Maruccia