ElectionGuard è la piattaforma MS per le elezioni

ElectionGuard è la piattaforma MS per le elezioni

Sul palco della Build 2019 l'annuncio di ElectionGuard, la piattaforma open source che punta a migliorare la trasparenza del processo democratico.
ElectionGuard è la piattaforma MS per le elezioni
Sul palco della Build 2019 l'annuncio di ElectionGuard, la piattaforma open source che punta a migliorare la trasparenza del processo democratico.

Una piattaforma dalla natura open source, strutturata in modo da garantire la necessaria trasparenza e la sicurezza del processo democratico: si chiama ElectionGuard ed è uno dei progetti svelati da Microsoft durante la prima giornata dell’evento Build 2019, direttamente dal CEO Satya Nadella. Disponibile sotto forma di SDK a partire dai prossimi mesi (dall’estate), verrà messa alla prova in occasione delle Presidenziali USA 2020.

Microsoft presenta ElectionGuard

È bene precisare che non si tratta di un sistema dedicato alla gestione diretta del voto, almeno non inizialmente. Non un software per le voting machine, dunque, ma per l’organizzazione dei dati. La piattaforma può essere affiancata a tecnologie già esistenti oppure fungere da base per realizzarne di nuove. Fa parte dell’iniziativa Defending Democracy Program messa in campo lo scorso anno dal gruppo di Redmond insieme ad altri prodotti come NewsGuard e AccountGuard.

Microsoft descrive ElectionGuard come in grado di “fornire un’implementazione completa di elezioni verificabili end-to-end”. È pensata per integrarsi con sistemi che alle urne prevedono lo spoglio di schede cartacee così come con tecnologie le tecnologie di voto elettronico più evolute e già sperimentate in alcuni contesti.

In termini concreti, quando l’elettore esprime la propria preferenza, va a finire sia all’interno del sistema ufficiale e istituzionale sia in Election Guard. Al cittadino viene consegnato un codice attraverso il quale lui e solo lui può controllare che l’operazione si sia conclusa in modo corretto. Il tutto, per ovvie ragioni, avviene senza il coinvolgimento diretto di Microsoft e senza che nessuno possa collegare l’identità del votante alla preferenza, grazie all’impiego di un sistema chiamato crittografia omomorfica (homomorphic encryption) che permette la manipolazione di un insieme di dati cifrati senza bisogno di decifrarli.

Urne e voting machine

L’obiettivo è quello di rendere questo approccio universalmente applicabile a ogni tipologia di elezione, compatibile con qualsiasi dispositivo in circolazione (dai PC ai tablet) grazie a un elevato livello di personalizzazione che consente di andare a soddisfare ogni esigenza. A tale scopo il gruppo di Redmond ha confermato di essere già al lavoro con alcune delle aziende che si occupano della produzione delle voting machine (Democracy Live, Election Systems & Software, Hart InterCivic, BPro, MicroVote, VotingWorks) e comunicato che ElectionGuard nasce dalla collaborazione con Galois, realtà con alle spalle una lunga esperienza nel settore.

Microsoft è la prima tra le grandi realtà del mondo tecnologico a proporre qualcosa di simile e lo fa in un momento delicato, quando oltreoceano si inizia a parlare della tornata elettorale che il prossimo anno rinnoverà (o confermerà) i vertici della Casa Bianca. Sebbene soluzioni di questo tipo non possano risolvere tutti i problemi che interessano il processo democratico, basti pensare alle interferenze e alle influenze esterne sull’opinione pubblica, hanno il merito di andare a rafforzare e certificare la trasparenza della fase finale del processo, quella attraverso la quale ogni avente diritto esprime il voto. O almeno questo è l’obiettivo che si pongono, così che si possa arrivare un giorno non troppo lontano a togliere di mezzo rischi e discussioni legati a presunti brogli o manipolazioni.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
7 mag 2019
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