Sembra proprio che Elon Musk abbia scelto un approccio da trickster – o più semplicemente da troll – per annunciare al mondo l’entrata in attività di Falcon Heavy , nuovo razzo vettore di SpaceX teoricamente in grado di estendere le capacità di lancio dell’azienda ben oltre l’atmosfera terrestre e fino all’orbita di Marte .
L’imprenditore, multi-miliardario e nemico giurato della IA , ha aperto le danze a inizio mese con l’annuncio – ovviamente a mezzo Twitter – di un lancio che avrebbe portato la sua Tesla Roadster nello spazio , e più precisamente nell’orbita marziana, mentre lo stereo di bordo avrebbe suonato Space Oddity di David Bowie .
Payload will be my midnight cherry Tesla Roadster playing Space Oddity. Destination is Mars orbit. Will be in deep space for a billion years or so if it doesn’t blow up on ascent.
– Elon Musk (@elonmusk) 2 dicembre 2017
Dopo la pubblicazione delle news sul lancio con Tesla a bordo, però, Musk ha ritrattato parlando di un piano completamente inventato . Questione finita? Niente affatto: da SpaceX hanno in seguito confermato il lancio , la presenza della Tesla di Musk come payload e il fatto che avrebbe rappresentato il volo inaugurale di Falcon Heavy .
Il razzo vettore di prossima generazione su cui SpaceX lavora da tempo viene presentato come il razzo più potente attualmente in circolazione , un sistema che in sostanza equivale a tre razzi Falcon 9 legati insieme e con la capacità – sin qui teorica – di raggiungere il Pianeta Rosso.
Falcon Heavy to launch next month from Apollo 11 pad at the Cape. Will have double thrust of next largest rocket. Guaranteed to be exciting, one way or another.
– Elon Musk (@elonmusk) 2 dicembre 2017
Il volo inaugurale di Falcon Heavy partirà dalla stessa rampa di lancio dell’Apollo 11 a Cape Canaveral , e stando a SpaceX c’è la probabilità che esploda mandando in mille pezzi la Tesla di Musk. Sarà insomma comunque uno spettacolo, assicurano, anche se le intenzioni della corporation non potrebbero essere più serie con razzi e progetti ancora più avveniristici già in cantiere .
Alfonso Maruccia