Elon Musk ha comunicato che Grok sarà open source nel corso della settimana. Il codice sorgente del chatbot, annunciato nel mese di novembre 2023 e disponibile per gli abbonati X Premium+ (non in Italia), potrà quindi essere esaminato da tutti. La decisione rappresenta chiaramente una risposta a OpenAI che, a partire da GPT-3.5, non pubblica più il codice su GitHub.
Grok diventa open source
Grok è un chatbot che sfrutta il modello di intelligenza artificiale generativa Grok-1 sviluppato da xAI, azienda fondata Elon Musk circa un anno fa. L’ingresso nel mercato è avvenuto dopo che X ha introdotto misure per bloccare lo scraping dei dati da parte delle aziende che sviluppano modelli IA.
I dati pubblici del social network (testo, immagini e video) sono infatti utilizzati per l’addestramento di Grok-1. Al momento, Grok è accessibile in alcuni paesi solo agli utenti che hanno sottoscritto l’abbonamento X Premium+ (19,52 euro/mese in Italia).
La decisione di condividere il codice sorgente è ovviamente correlata alla denuncia presentata contro OpenAI. Secondo Musk, l’azienda nota per ChatGPT non ha rispettato gli accordi contrattuali originari, ma ha dato precedenza ai profitti diventando una sussidiaria di Microsoft.
This week, @xAI will open source Grok
— Elon Musk (@elonmusk) March 11, 2024
OpenAI ha rilasciato il codice sorgente fino a GPT-3. A partire da GPT-3.5 non è più disponibile. Musk ha scelto di seguire la strada di Mistral e Meta che rilasciano il codice sorgente dei rispettivi modelli. Alcuni esperti hanno tuttavia evidenziato i rischi associati all’approccio open, come la possibilità di modificare il codice per usi illeciti e pericolosi.
Aggiornamento (17/03/2024): il codice sorgente di Grok-1 è disponibile su GitHub.