I documenti depositati alla SEC (qui e qui) hanno certificato le intenzioni di Elon Musk nei confronti di Twitter. Dopo un primo approccio che non ha ottenuto i risultati sperati, il nuovo tentativo sembra voler andare a fondo alla questione mettendo sul tavolo oltre 46 miliardi di dollari. Le trattative, quindi, dovranno partire da questa base.
Il primo tentativo è stato registrato nei giorni scorsi, quando Musk mise mano al portafoglio per una prima scalata che lo ha reso il primo azionista del social network. A fronte di questa iniziativa, il board del gruppo gli ha proposto l’ingresso nel direttorio, purché lo stesso Musk si fosse impegnato a non salire oltre il 14,9% della proprietà: una sorta di benevolo tranello, finalizzato a far scoprire le carte all’imprenditore. Musk ha infatti rifiutato a stretto giro e, dopo aver evidentemente sondato il campo per alcuni giorni in cerca di appoggi, ecco la nuova piazzata: 46,5 miliardi di dollari sono pronti per l’acquisizione, 21 dei quali direttamente dai fondi a disposizione dello stesso Musk.
46,5 miliardi per Twitter
Elon Musk ha trovato dunque garanzie bancarie a supporto, mentre al momento nessuno sembra voler salire sul carro dell’imprenditore per scommettere in quello che, stando alle stesse dichiarazioni dello stesso Musk, non è un investimento pensato per macinare denaro. L’atteggiamento di Musk sembra essere ostile in ogni direzione: non vuole ostacoli dal board, non vuole compagni d’avventura, ma cerca soltanto di mettere le mani sul social network per esplicitare quel potenziale che intravede nell’asset e che intende mettere a frutto massimizzando la libertà di espressione tra i tweet.
Le critiche sull’approccio di Musk si son già fatte sentire a più livelli e l’atteggiamento canzonatorio nei confronti del board non ha certo messo in buona luce i capitali del magnate. La reazione della Borsa è in questi minuti fredda: +25% dopo la prima proposta delle settimane scorse, quindi una relativa stabilità e nessuna reazione ai nuovi documenti della SEC. Gli investitori attendono, insomma, cercando di capire cosa Musk voglia fare di questa iniziativa. Va ricordato come il valore di Twitter sia già andato ben oltre l’attuale capitalizzazione e che gli investitori potrebbero dunque guardare anche con relativo sospetto all’ingresso di Musk.
Il titolo, che solo la scorsa estate era al di sopra dei 70 dollari, gravita ora sotto quota 50 dollari. Ma su questo valore pesano 46,5 miliardi potenziali messi nero su bianco in una offerta che il CEO Parag Agrawal e tutti gli azionisti dovranno ora valutare con attenzione.