L’eventuale passaggio di Twitter nelle mani di Elon Musk potrebbe essere seguito da un pesante round di licenziamenti interni alla società. A rischiare il posto è addirittura il 75% dei dipendenti attuali. È quanto svelano nuovi documenti trapelati attraverso le pagine del Washington Post, aggiungendo un ulteriore tassello al quadro relativo a un tentativo di acquisizione trasformatosi ben presto in causa legale.
3 dipendenti Twitter su 4 a casa con Elon Musk?
Nel caso di una transizione definitiva del social nelle mani dell’uomo più ricco al mondo, entro i mesi successivi, degli attuali 7.500 collaboratori ne rimarrebbero poco più di 2.000. È quanto reso noto dal diretto interessato agli investitori. Sviluppo diverso, ma comunque critico, se l’accordo non dovesse arrivare a concretizzarsi. Sono comunque stati pianificati tagli degli stipendi per circa 800 milioni di dollari entro la fine del 2023, con un quarto del personale lasciato a casa.
In programma, inoltre, un ridimensionamento dell’infrastruttura gestita, quella composta dai data center che permettono l’accesso alla piattaforma a più di 200 milioni di utenti su base quotidiana. Non è difficile immaginare potenziali conseguenze sulla qualità del servizio erogato.
Dal diretto interessato, numero uno anche di Tesla e SpaceX, non sono giunti commenti in merito. Non si registrano dichiarazioni nemmeno dal suo entourage di portavoce.
Per saperne di più sull’esito del complicato processo finalizzato all’acquisizione non bisognerà comunque attendere molto. La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella di venerdì 28 ottobre, ultimo giorno utile per completare l’operazione.
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