Neuralink, l’azienda di neurotecnologia fondata da Elon Musk, ha compiuto un significativo passo avanti nella cura delle disabilità visive. Secondo quanto affermato dallo stesso Musk sulla piattaforma X (ex Twitter), le scimmie cieche hanno riacquistato la capacità di vedere grazie alla tecnologia dei chip cerebrali sviluppati dalla società.
Blindsight può restituire la vista
Il prodotto in questione, chiamato “Blindsight“, è già stato testato con successo su alcune scimmie e sta dimostrando risultati promettenti. Tuttavia, Musk ha precisato che la risoluzione visiva fornita dai chip è ancora limitata e paragonabile a quella della grafica dei primi modelli Nintendo; tuttavia, si prevede che in futuro questa possa migliorare fino ad arrivare a superare addirittura quella della visione umana normale.
Elon Musk ha anche voluto sottolineare come nessuna delle scimmie coinvolte negli esperimenti sia deceduta o abbia subito danni gravi a seguito dell’utilizzo dei dispositivi Neuralink.
Questa nuova scoperta segue il lancio di Telepathy da parte dell’azienda nel gennaio scorso: una tecnologia che consente agli utenti di controllare i computer utilizzando solo il pensiero. A sostegno del progresso raggiunto da Neuralink, un paziente tetraplegico ha recentemente dimostrato la sua capacità di giocare a scacchi utilizzando solamente il controllo mentale durante un video pubblicato dall’azienda.
Il via libera dell’FDA a test Neuralink
La Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti ha approvato ufficialmente i test clinici sui pazienti per l’impianto Neuralink lo scorso maggio. La procedura consiste nell’inserimento delicatamente all’interno del cervello 64 filamenti flessibili collegati al dispositivo impiantabile; questi filamenti registrano e trasmettono segnali cerebrali attraverso un’applicazione esterna che li decodifica per permettere al paziente di muoversi volontariamente.
L’alimentazione dell’impianto proviene da una batteria ricaricabile wireless posizionata fuori dal cranio del paziente.