Il magnate di Tesla sarà finalmente ricompensato per i suoi sforzi durante la campagna elettorale di Trump. Elon Musk, insieme a Vivek Ramaswamy, dirigerà il nuovo Dipartimento per l’Efficienza del Governo, alias il DOGE. Per inciso, si tratta di un’organizzazione esterna al governo federale, con l’arduo compito di ridurre la spesa pubblica. Il come, si può già immaginare. Fatto sta, che il padre dell’imprenditore è preoccupato per questo nuovo ruolo.
Perché il padre di Elon Musk è preoccupato per lui?
In una recente intervista rilasciata al canale di informazione pubblico dell’Arabia Saudita, Al Arabiya, ha esordito sottolineando che suo figlio è perfettamente adatto al lavoro: “Non riesco a pensare a nessuno più adatto di Elon per una posizione del genere. È sempre stato parsimonioso. Quando era giovane, voleva fare le cose in modo più economico, migliore e più veloce di chiunque altro”.
Ma ha anche espresso il timore che l’ingresso in politica possa distrarlo dalla gestione delle sue aziende: “Elon ha un compito enorme davanti a sé. Ha qualche centinaio di migliaia di dipendenti e un sacco di cose molto serie nella sua vita, quindi deve essere disponibile per tutto ciò che ha iniziato… Non può semplicemente abbandonare le cose”.
Elon Musk e il rapporto difficile con il padre
Dice ancora: “Vederlo seduto in un ufficio da qualche parte a Washington, ad aspettare e a girarsi i pollici – no, no. Deve essere chiamato come consulente. Per quanto riguarda i dipendenti pubblici statunitensi che verrebbero licenziati e la cui sicurezza finanziaria sarebbe messa a repentaglio, in realtà è per il loro bene. Le persone la cui vita viene sprecata in lavori privi di reale valore potrebbero dedicarsi ad attività più produttive e credo che sia una cosa molto positiva”.
Questi commenti sono una sorpresa, dato che i rapporti tra Elon Musk e suo padre sono sempre stati difficili. Nel 2017 il magnate di Tesla descriveva il padre Errol come “un terribile essere umano” alla rivista Rolling Stone…