È l’uomo più ricco al mondo, con un patrimonio personale netto quantificato da Forbes in quasi 230 miliardi di dollari. Ha costruito il proprio impero economico in gran parte grazie a Tesla e alla sua leadership nel mercato delle auto elettriche. Gestisce inoltre un business legato alla produzione e allo stoccaggio di energia pulita da fotovoltaico. Eppure, oggi Elon Musk invoca un aumento della produzione di petrolio e gas. Improvviso e inspiegabile dietrofront oppure esito di un cortocircuito innescato da quanto sta accadendo in Ucraina?
Più petrolio per Elon Musk, nonostante Tesla
Il motivo è da ricercare proprio nella guerra scatenata dal Cremlino e a tutto ciò che il protrarsi del conflitto sta portando con sé, anche sul fronte delle sanzioni economiche e delle loro ricadute sul prezzo dell’energia. L’appello è l’esito di una presa di consapevolezza: le rinnovabili, ad oggi, non sono in grado di compensare quanto prodotto con la lavorazione delle materie prime estratte dalla Russia e distribuite a livello globale. Riportiamo di seguito in forma tradotta l’intervento del CEO su Twitter, rivolto a 76,8 milioni di follower.
Odio doverlo dire, ma dobbiamo immediatamente aumentare la produzione di petrolio e gas. Ovviamente, questo influenzerebbe Tesla in modo negativo, ma semplicemente le soluzioni basate sull’energia sostenibile non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni di petrolio e gas dalla Russia.
Musk torna a dire la propria anche sul delicato tema del nucleare, invocando il riavvio delle centrali in Europa ancora in grado di erogare energia. Di seguito il post, accompagnato da una provocazione.
Spero sia ora estremamente ovvio che l’Europa deve riavviare le centrali nucleari dormienti e incrementare la produzione di energia da quelle in attività. A coloro che (erroneamente) parlano di un rischio legato alle radiazioni dico: scegliete quella che per voi è la peggiore location, la visiterò e mangerò in diretta TV cibo cresciuto lì. L’ho fatto molti anni fa in Giappone, poco dopo Fukushima. I pericoli dovuti alle radiazioni sono molto, molto inferiori rispetto a quanto crede la maggior parte delle persone.
Inevitabilmente, qualcuno etichetterà le nuove uscite del CEO Tesla come frutto di un voltafaccia ipocrita e in netta contraddizione con quanto da sempre sostenuto, altri come una presa di posizione dettata dal pragmatismo e dall’esigenza di trovare una soluzione concreta a un problema manifestatosi improvvisamente. Poco diplomatico e divisivo, come sempre.