La vicenda sembrava chiusa con il ritiro della denuncia presentata il 1 marzo. Elon Musk ha invece depositato una nuova denuncia contro OpenAI e due fondatori (Sam Altman e Greg Brockman) per la presunta violazione del contratto di fondazione della società.
Musk è stato ingannato
La nuova denuncia è simile alla precedente, in quanto OpenAI viene accusata di aver abbandonato la missione originaria di sviluppare sistemi di intelligenza artificiale a beneficio dell’umanità. Inizialmente, la startup fondata anche Elon Musk aveva promesso di condividere liberamente le tecnologie (open source). Successivamente ha sottoscritto un accordo commerciale con Microsoft, diventando un’azienda a tutti gli effetti (non più open come indica il nome).
Nella denuncia è scritto che Altman e Brockman hanno consapevolmente ingannato Musk, quando si sono alleati con lui per creare OpenAI.
Altman e Brockman hanno assiduamente manipolato Musk affinché co-fondasse la loro falsa iniziativa non-profit promettendogli che avrebbero intrapreso una strada più sicura e aperta rispetto ai giganti della tecnologia guidati dal profitto.
Marc Toberoff, avvocato di Musk, ha dichiarato che la nuova denuncia è “molto più incisiva“. Il contratto sottoscritto con Microsoft prevede che l’azienda di Redmond non avrà più diritto di accedere alle tecnologie di OpenAI quando quest’ultima svilupperà una AGI (intelligenza artificiale generale).
Il giudice dovrà verificare se gli ultimi modelli di OpenAI sono AGI e, in tal caso, annullare la partnership con Microsoft. Molti esperti affermano che GPT-4 non è una AGI e quasi certamente non lo sarà nemmeno GPT-5. Al momento non è arrivato nessun commento da OpenAI. In risposta alla precedente denuncia aveva dichiarato che non esiste nessun accordo contrattuale con Musk.