La giudice Kathaleen McCormick del Delaware Court of Chancery ha respinto la richiesta “assurdamente ampia” fatta dal team legale di Elon Musk a Twitter. L’azienda californiana dovrà fornire solo i dati di 9.000 account che rappresentano uno “snapshot storico”. Essendo informazioni sensibili, entrambe le parti in causa dovranno comunicare i nomi delle persone che potranno accedere a tali dati.
Musk non può avere milioni di dati
Tutta la vicenda, che ha portato alla rinuncia dell’acquisizione da parte di Musk e alla successiva causa intentata da Twitter, ruota intorno ai cosiddetti mDAU (utenti attivi giornalieri monetizzabili), ovvero al numero di utenti presi come riferimento dagli inserzionisti pubblicitari. Secondo il CEO di Tesla e SpaceX, il numero è inferiore a quello indicato dall’azienda californiana perché ci sono molti account fasulli o bot.
Il team legale di Musk aveva chiesto “tutti i dati che Twitter potrebbe archiviare per ciascuno dei circa 200 milioni di account inclusi nel suo conteggio mDAU ogni giorno per quasi tre anni“. La giudice scrive nella sua decisione che “Twitter ha difficoltà a quantificare l’onere di rispondere a tale richiesta perché nessuno sano di mente ha mai provato a intraprendere uno sforzo del genere“.
La giudice ha quindi deciso che Twitter deve fornire a Musk i dati di 9.000 account e le informazioni su come questi account sono stati scelti. I documenti devono essere prodotti entro due settimane. L’obiettivo di Musk è dimostrare che la percentuale di account fasulli è superiore al 5% e quindi giustificare la rinuncia all’acquisizione. Anche la SEC aveva chiesto informazioni sull’argomento. L’ex responsabile della sicurezza ha dichiarato che il metodo usato per calcolare i bot non è corretto. Il processo inizierà il 17 ottobre.