Elon Musk ci riprova e rilancia la sua battaglia legale contro OpenAI. Molti pensavano che avesse gettato la spugna a luglio, ma ad agosto è tornato alla carica con una denuncia modificata che punta il dito anche contro Microsoft, il co-fondatore di LinkedIn Reid Hoffman e Dee Templeton, ex membro del consiglio di OpenAI e VP di Microsoft. Insomma, la lista dei “cattivi” si allunga…
Musk contro OpenAI, atto secondo: Microsoft finisce nel mirino
Musk non è più solo in questa crociata. Si uniscono a lui Shivon Zilis, pezzo grosso di Neuralink ed ex membro del consiglio di OpenAI, e xAI, la creatura di Musk nel mondo dell’intelligenza artificiale. D’altronde, Musk è stato uno dei papà fondatori di OpenAI, nata con nobili intenti di sviluppare l’AI per il bene dell’umanità. Poi, nel 2018, ha sbattuto la porta per divergenze sulla rotta da seguire.
I legali di Musk non usano mezzi termini: OpenAI starebbe facendo di tutto per mettere i bastoni tra le ruote a concorrenti come xAI, approfittando in modo scorretto delle infrastrutture e del know-how di Microsoft. Praticamente un matrimonio di fatto, senza passare dalla chiesa. E che dire di Hoffman? La sua posizione nei consigli di amministrazione di Microsoft e OpenAI e il suo ruolo di partner in Greylock gli avrebbero dato una visione privilegiata (e illecita) dei rapporti tra le due società.
Anche Templeton finisce sulla graticola. Microsoft l’aveva piazzata come osservatore non votante nel consiglio di OpenAI, ma secondo l’accusa avrebbe facilitato accordi tra le due società in barba alle norme antitrust. E che dire di Zilis? Si è dimessa dal consiglio di OpenAI nel 2023 dopo quattro anni, ma aveva ripetutamente sollevato gli stessi dubbi di Musk, inascoltata.
Così OpenAI ha “tradito” Musk
In soldoni, Musk accusa OpenAI di aver sfruttato il suo coinvolgimento iniziale per fare affari, mandando al diavolo la promessa di condividere con tutti i risultati delle ricerche sull’AI. Secondo i suoi avvocati, OpenAI si starebbe rapidamente trasformando in una succursale di Microsoft a scopo di lucro.
E OpenAI? Prova a sbarazzarsi della grana bollando la causa di Musk come infondata e priva di sostanza. Ma la partita legale è appena iniziata e promette scintille. Prepariamo i popcorn…