Elon Musk in persona ha chiesto di cambiare il modo in cui una news viene visualizzata nei post. L’utente vedrà solo l’immagine cliccabile, invece del titolo e del testo associato. L’obiettivo sarebbe quello di ridurre l’altezza del post e limitare i clickbait. In realtà potrebbe essere un altro tentativo per convincere editori e giornalisti a sottoscrivere l’abbonamento a X Premium o X Verified Organizations.
I giornalisti devono scrivere su X
Kylie Robison di Fortune aveva scoperto la novità, successivamente confermata da Elon Musk. Attualmente, quando viene condivisa una news, X mostra immagine, titolo e un estratto del testo. Il proprietario dell’azienda californiana ha chiesto di apportare una modifica estetica, eliminando titolo e testo.
This is coming from me directly. Will greatly improve the esthetics.
— Elon Musk (@elonmusk) August 22, 2023
In pratica, le news condivise da giornalisti, utenti o editori avranno solo un’immagine e un link sovrapposto che porta all’articolo completo sul sito web, a meno che il testo non venga aggiunto manualmente. Ciò avrà sicuramente un impatto negativo per gli editori che sfruttano il social network per incrementare il traffico verso i loro siti.
Secondo la fonte di Fortune, Musk vuole ridurre l’altezza dei post in modo da visualizzarne di più sullo schermo. Inoltre, la modifica dovrebbe limitare i clickbait. Il rischio concreto è che i clic non ci saranno proprio perché mancano altre informazioni.
Probabilmente il vero motivo della modifica è un altro, come lo stesso Musk ha lasciato intendere con questo post:
If you’re a journalist who wants more freedom to write and a higher income, then publish directly on this platform!
— Elon Musk (@elonmusk) August 21, 2023
I giornalisti dovrebbero pubblicare gli articoli direttamente su X. Ovviamente dopo aver sottoscritto l’abbonamento a X Premium che consente di scrivere post con una lunghezza massima di 25.000 caratteri.
Aggiornamento (24/08/2023): Musk ha comunicato che il programma di revenue share si applica anche alle organizzazioni, quindi anche agli editori che scrivono gli articoli direttamente su X.