Non è trascorso molto prima che Elon Musk replicasse al Wall Street Journal, in merito al proprio presunto uso e abuso di droghe. Ieri, la testata d’oltreoceano ha pubblicato un lungo articolo sulla questione, citando diverse testimonianze dirette e fonti a conoscenza del consumo di sostanze stupefacenti (anche illegali), facendosi inoltre portavoce delle preoccupazioni per l’andamento delle società guidate dall’imprenditore, tra le altre cose l’uomo più ricco al mondo.
Niente droghe per Elon Musk, parola di CEO
La risposta del diretto interessato è di fatto in linea con quella già fornita ieri da uno dei suoi legali al quotidiano statunitense: niente cocaina, né LSD o funghi allucinogeni, nemmeno erba. A confermarlo sarebbero i test condotti negli ultimi tre anni, su base casuale e senza preavviso. Ecco il suo post su X, che si chiude con una stoccata al WSJ, con tanto di emoji piuttosto esplicita.
Dopo quella boccata con Rogan, ho accettato, su richiesta della NASA, di fare tre anni di test antidroga casuali. Non sono state trovate nemmeno minime quantità di droghe o alcol.
Il riferimento a Joe Rogan da parte di Elon Musk è quello che punta al suo intervento nel podcast, risalente al lontano novembre 2018, quando i due hanno fumato insieme, davanti ai microfoni e alle telecamere. Un evento su cui lo stesso CEO di Tesla poi, nel tempo, è più volte tornato per con autoironia.
— Elon Musk (@elonmusk) April 7, 2022
In seguito a quell’episodio0, la NASA aprì un’indagine da 5 milioni di dollari, con l’obiettivo dichiarato di far luce sulle abitudini del CEO. I termini del contratto da 14 miliardi di dollari che lega l’agenzia governativa a SpaceX, in qualità di fornitore, proibiscono infatti in modo categorico l’utilizzo di sostanze stupefacenti da parte di tutti i dipendenti della società. Oggi, a cinque anni di distanza, ancora non si conoscono i risultati dell’investigazione.