Elon Musk ha gettato in allarme l’intero team SpaceX. Un modo per mettere pressione ulteriore, forse, oppure per attirare su di sé ulteriori attenzioni in questa fase cruciale dell’azienda, ma parole che hanno in ogni caso creato una situazione di emergenza attorno al gruppo.
SpaceX: il problema è Raptor
Le parole di Musk sono state estrapolate da una mail interna inviata dal CEO per sottolineare le difficoltà che sta attualmente vivendo la linea di sviluppo dei motori Raptor. Si tratta di motori a metano ad alte prestazioni che rappresentano il centro delle ambizioni SpaceX: è su questi propulsori che Musk ha costruito l’idea di un vettore continuativo tra la Terra e lo Spazio, arrivando a regime a un lancio ogni due settimane per portare persone e materiali verso le prossime missioni. L’efficienza dei lanci, l’affidabilità degli stessi e la continuità operativa sono elementi chiave, ma questi obiettivi sarebbero ancora troppo lontani.
Musk ritiene questo un problema grave che SpaceX ha il dovere di affrontare con la massima urgenza. Senza mezzi termini lo ha definito un “disastro”, sul quale spiega di voler lavorare quotidianamente (weekend compresi) per arrivare ad inizio anno con i lanci di prova auspicati. A tutti, insomma, è richiesto uno sforzo supplementare perché solo in questo modo potrà essere evitato quello che sarebbe un insuccesso collettivo che metterebbe l’azienda intera (e tutti i suoi componenti) in discussione.
Correremo il rischio della bancarotta se non raggiungeremo l’obiettivo di un lancio ogni due settimane il prossimo anno
Non usa mezzi termini e il primo obiettivo è sicuramente raggiunto: allineare tutti sulla medesima onda, facendo capire ad ogni singolo componente del team che SpaceX ha il dovere di andare oltre per volare realmente.