Sam Altman, il CEO di OpenAI, è stato licenziato venerdì scorso in seguito a un colpo di stato organizzato dallo scienziato capo dell’azienda, Ilya Sutskever. Mentre molti hanno espresso il loro sostegno ad Altman, tra cui il suo vice Greg Brockman e Microsoft, che gli ha offerto un lavoro, Elon Musk ha fatto sentire la sua voce di dissenso. Il fondatore di X, dove presto sarà disponibile un chatbot chiamato Grok, ha pubblicato diversi post su X (ex Twitter) in cui attacca Sam Altman e difende Ilya Sutskever.
Elon Musk elogia Ilya Sutskever
Secondo alcune fonti, Ilya Sutskever è stato il responsabile del licenziamento di Sam Altman. Anche se in seguito si è pentito della sua azione e ha ritirato la sua dichiarazione, questa è ancora sostenuta da Elon Musk. Il capo di X e co-fondatore di OpenAI ha scritto diversi post sul suo sito in cui spiega le motivazioni della decisione e le sue aspettative per il futuro dell’intelligenza artificiale.
“Ilya ha una buona morale e non cerca il potere. Non avrebbe preso misure così drastiche se non le avesse ritenute assolutamente necessarie”, ha affermato sulla sua piattaforma. In un altro post, ha chiesto che le ragioni della partenza di Sam Altman siano rese pubbliche, “a causa del rischio e della potenza dell’AI avanzata”.
Un grande avversario di Sam Altman
Elon Musk non è nuovo a critiche nei confronti di OpenAI. Infatti, è stato uno dei fondatori dell’azienda, prima di lasciarla nel 2018 a causa di divergenze con il creatore di ChatGPT. Da allora, ha espresso ripetutamente la sua opposizione al percorso intrapreso dalla dirigenza.
Questa volta, però, sembra che le sue preoccupazioni siano meno superficiali del presunto “wokismo” di AI. La sua opposizione a Sam Altman è infatti in linea con le sue preoccupazioni sul futuro della tecnologia dell’intelligenza artificiale, che potrebbe un giorno sfuggire al controllo umano.
Qual è la più grande paura di Elon Musk?
Elon Musk è uno dei più grandi critici dell’intelligenza artificiale. Ha espresso più volte la sua preoccupazione per i potenziali rischi che l’AI potrebbe comportare per l’umanità, se non regolata e controllata adeguatamente. L’imprenditore, infatti, teme che l’AI possa un giorno superare l’intelligenza umana, creando una situazione in cui le macchine siano in grado di prendere decisioni autonomamente, senza tener conto degli interessi e dei valori degli esseri umani.
In una recente intervista, Musk ha affermato che l’AI potrebbe essere “più pericolosa delle armi nucleari” e ne ha chiesto una regolamentazione rigorosa dello sviluppo. Ha anche sostenuto che l’intelligenza artificiale potrebbe essere “un rischio fondamentale per l’esistenza della civiltà umana, in un modo che gli incidenti automobilistici, i disastri aerei, i farmaci difettosi o il cibo scadente non lo erano“.
A onor del vero, bisogna dire che Musk non è l’unico a esprimere queste preoccupazioni. Altri esperti e scienziati hanno avvertito dei possibili pericoli dell’AI, come la perdita di posti di lavoro, la violazione della privacy, la manipolazione delle informazioni, la guerra cibernetica, la creazione di armi autonome e la sfida etica di creare macchine senzienti.
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