Più grandi, più potenti e progettati per portare la connettività in ogni area remota del mondo: così saranno i satelliti Starlink di seconda generazione. Ad anticiparlo è direttamente Elon Musk, in occasione di un video-intervento (visibile di seguito) sul canale YouTube di Everyday Astronaut.
I satelliti 2.0 di Starlink, presentati da Elon Musk
La larghezza delle nuove unità è pari a 7 metri, per un peso complessivo che si attesta a circa 1,25 tonnellate, cinque volte in più rispetto a quello attuale (260 chilogrammi). Queste le parole del numero uno di SpaceX.
È sufficiente pensare a quanti bit di dati utili ciascun satellite è in grado di trasmettere. In questi termini, Starlink 2.0 è quasi un ordine di grandezza superiore rispetto a Starlink 1.0.
La fase di progettazione è stata annunciata dalla società nell’agosto 2021. Quelli già mandati in orbita da Elon Musk, ovviamente, non saranno dismessi né mandati in pensione, ma continueranno a svolgere il loro compito come fatto fino a oggi.
Il lancio dei satelliti 2.0 non sarà però immediato. Per questioni legate all’ingombro, non potranno essere trasportati da Falcon 9. Occorrerà necessariamente Starship, ancora fermo però ai box in attesa della valutazione di impatto ambientale redatta dalla Federal Aviation Administration, più volte rimandata e ora prevista per le prossime settimane.
C’è bisogno che Starship funzioni e voli con frequenza altrimenti Starlink rimarrà a terra.
Un altro ostacolo da superare è quello costituito dalle perplessità manifestate da NASA nei mesi scorsi, rivolte alla Federal Communications Commission. L’agenzia teme che le unità di seconda generazione possano generare un rischio di collisione con quanto già si trova in orbita.
Ricordiamo che il servizio di connettività dallo spazio fornito da SpaceX è oggi accessibile in 32 paesi nel mondo, offre come opzione extra la portabilità e un abbonamento specifico per i camper. Può essere sfruttato anche dai passeggeri in volo di alcune compagnie aeree che hanno sottoscritto contratti specifici.
A livello di prestazioni, garantisce una velocità dichiarata compresa tra 50 e 250 Mb/s in download, mentre la latenza è inferiore ai 20 ms nella maggior parte delle location. Nulla di paragonabile a una fibra ottica FTTH, ma di certo in grado di fare la differenza per coloro che si trovano in aree ancora colpite dalla piaga del divario digitale.