Alla fine, le voci di corridoio circolate in merito a un progetto inedito messo in campo da Elon Musk e legato alle ultime evoluzioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale, si sono rivelate fondate: è nata X.AI, di cui è direttore, affiancato dal braccio destro Jared Birchall nel ruolo di segretario. La società è stata formalmente costituita il 9 marzo 2023, secondo un documento depositato in Nevada (ottenuto e condiviso dalla redazione del sito The Verge), ma la notizia è trapelata solo oggi.
X.AI: all in di Elon Musk sull’intelligenza artificiale
Quale sarà l’obiettivo di questa nuova azienda? Al momento, non è del tutto chiaro, anche se gli indizi puntano nella direzione di un’iniziativa strutturata in modo da confrontarsi direttamente con OpenAI, l’organizzazione responsabile dei modelli GPT e DALL-E oltre che del servizio ChatGPT. A tal proposito, ricordiamo che nei giorni scorsi si è parlato del maxi-acquisto di 10.000 GPU da parte del magnate, attraverso Twitter (ora X Corp), con finalità non meglio precisate, ma con tutta probabilità in qualche modo inerenti all’IA generativa.
Di una possibile alternativa al chatbot lanciata dal secondo uomo più ricco al mondo si discute ormai da diverse settimane, da fine febbraio, pochi giorni prima della costituzione formale di X.AI svelata oggi. Alcune indiscrezioni sostengono possa essere realizzato sulla base di algoritmi istruiti partendo proprio dall’archivio di post e interazioni in controllo del social network.
Trovano così una spiegazione definitiva alcune recenti assunzioni di alto livello da parte di Twitter, sempre legate all’intelligenza artificiale: su tutte, quelle di Igor Babuschkin e Manuel Kroiss, il primo dei quali ex DeepMind, team controllato da Alphabet (parent company di Google) specializzato proprio in questo ambito.
A proposito di OpenAI, ricordiamo che Elon Musk è stato tra i fondatori dell’organizzazione nel 2015, al fianco di Sam Altman, attuale CEO. Tre anni dopo ha rassegnato le proprie dimissioni dal consiglio di amministrazione, citando potenziali conflitti di interesse con il ruolo ricoperto alla guida Tesla.