I 24 instancabili lettori di Cassandra sono ormai avvezzi alle frequenti citazioni fantascientifiche, e non saranno quindi oggi colti impreparati. Al contrario qualsiasi lettore casuale, se infastidito da questo tipo di citazioni e conseguenti elucubrazioni, farà meglio a interrompere subito la lettura.
Dunque, l’autore favorito di Cassandra, Robert Anson Heinlein , americano fino all’osso, nella sua lunga carriera di scrittore è passato da posizioni da “amerikano” attraverso un periodo da “fricchettone” fino ad arrivare ad uno genere che definire “erotico” è un eufemismo.
Il soggetto di oggi è l’affresco che Heinlein ha composto negli anni, organizzando i primi racconti e romanzi scritti in maniera separata, utilizzando le sue opere successive per unirli er comporre un affresco unico battezzato “Storia Futura” (che in questo deep link si cerca di rappresentare), come altri autori di fantascienza (secondo Cassandra con molto minor successo) hanno fatto prima e dopo di lui.
Heinlein ha scritto dal ’39 all’88, componendo uno scenario che, pur complicato da continui viaggi nel tempo e dimensioni parallele (i suoi argomenti prediletti) si svolge circa dal 1976 fino ad oltre il 4272. All’interno della Storia Futura è veramente interessante seguire l’evoluzione degli Stati Uniti, come Heinlein la immaginava, a partire dal 1976 fino a circa il 2050.
Comincia con una crisi sociale, battezzata “Gli Anni Folli”, in cui la società americana inizia a perdere coesione, momentaneamente interrotta dal primo viaggio lunare che innesca un periodo di rinascimento tecnologico e di esplorazione dello spazio in stile imperiale battezzato “La Falsa Alba”. Il collasso finale è provocato dalla crescente popolarità di un integralista religioso, Nehemiah Scudder, che vince le elezioni presidenziali del 2012, prende il potere assoluto, interrompe l’esplorazione spaziale e la ricerca tecnologica trasformando gli Stati non più Uniti in una teocrazia dittatoriale, che viene abbattuta solo dopo il 2050.
Lasciamo perdere il resto della Storia futura e concentriamoci sugli Stati più o meno Uniti ed il periodo dell’esplorazione spaziale.
Un romanzo in particolare si svolge in quel periodo ed è il punto centrale di questa elucubrazione, “Operazione Domani” (titolo originale “Friday” – tra i migliori romanzi di Heinlein). Scritto nel 1982, si svolge in epoca imperiale (circa 2005) durante la massima espansione dei viaggi spaziali. La protagonista Friday Jones, professione spia di un’agenzia privata, si ritrova nella parte centrale della storia intrappolata da una guerra scoppiata fra lo stato del Quebec e il Regno Imperiale dell’Illinois (poiché lei, cittadina di Chicago, si trova nel Quebec quando scoppia la guerra).
Il collasso civile è già avvenuto, gli Stati Uniti si sono frantumati e le varie parti sono allo sbando in modi diversi ed in lotta tra loro. Heinlein che scrivendo negli anni ’50 collocava l’inizio degli “Anni Folli” e della decadenza sociale negli anni ’70, considerava come primi segni premonitori della crisi sociale la perdita di buona educazione e rispetto tra estranei, ed il degrado (sic) delle toilette pubbliche.
Il capo di stato dell’Illinois è presidente eletto con il titolo letterale di “Capo”, viene eletto in un paese dove la cultura è crollata, sesso e lotterie pubbliche sono il “panem et circenses” con cui il popolo viene tenuto tranquillo. Il Capo va in giro vestito come capo indiano, con tanto di corona di penne alla Toro Seduto. Mantiene il suo potere solamente grazie a continue elargizioni ed apparizioni televisive. La sua carica non dura comunque molto essendo l’assassinio politico ormai una pratica comune.
Un giovedì, poco tempo dopo lo scoppio della guerra tra Quebec ed Illinois, iniziano improvvisamente, non solo in tutto il mondo ma anche nello spazio, una inspiegabile serie di omicidi di capi di stato e di gruppi di persone, rivendicati da diverse (e forse false) organizzazioni estremistiche e terroristiche, che lanciano ultimatum televisivi e si contendono la paternità di essi. Durante questo periodo, battezzato “Giovedì Rosso”, le tutele legali crollano, polizia, esercito e forze dell’ordine cominciano ad agire in maniera incontrollabile ed in totale spregio dei diritti civili e della legge per fini tanto inconfessati quanto autoritari ed oppressivi.
Alla fine si scopre che il Giovedì Rosso è stato creato ad arte dalla Shipstone, monopolista dell’energia e la più grande multinazionale dell’universo.
Anche se parlare di critica sociale per un autore “nazional-popolare” come è stato sempre considerato Heinlein nei circoli letterari estranei al ghetto della fantascienza, può sembrare azzardato: molti di questi elementi, anche se in ritardo, sono diventati meno fantasiosi in questo ventunesimo secolo, anche in seguito a recenti avvenimenti avvenuti appunto negli Stati ancora Uniti. Qualunque riferimento a riporti biondi è ovviamente puramente intenzionale.
L’elucubrazione è tutta qui, un piccolo “divertissement” cassandresco senza nessuna pretesa. Speriamo solo che tra parecchi anni Cassandra non debba dire che vi aveva avvertito fin dall’inizio.
Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
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