Una insolita coalizione che include Google, Microsoft, Yahoo, Comcast, LinkedIn e alcuni ricercatori indipendenti ha proposto l’adozione di un nuovo standard di comunicazione sicuro per le email, un’estensione crittografica alla posta elettronica standard pensata per correggere i difetti delle soluzioni che hanno fin qui provato a contrastare la violazione della riservatezza delle comunicazioni personali e non.
La nuova proposta descrive un meccanismo chiamato SMTP Strict Transport Security (SMTP STS), un modo per permettere ai mail server di “dichiarare la loro capacità” di stabilire una connessione sicura (TLS), i tipi di verifica dei certificati crittografici e l’eventuale reazione di rigetto/conferma di invio del messaggio in caso di mancanza del supporto ai certificati TLS.
Obiettivo di SMPT STS è chiudere la “falla” di sicurezza che caratterizza le email sin dalla loro creazione (1982), quando i tempi tecnologici erano molto meno maturi e l’idea che l’intelligence americana (NSA) e non spiasse il mondo intero era ancora annoverabile tra le teorie dei complotti improbabili.
Un primo tentativo di rendere sicure le email era stato fatto con l’estensione STARTTLS , ma è risultata essere vulnerabile ad attacchi di spoofing per costringere il client a inviare i messaggi di posta in formato testuale senza protezione crittografica.
Ora SMPT STS prova ancora una volta a migliorare la sicurezza delle email facendo quello che HSTS già fa per HTTP, vale a dire mitigare le possibilità di attacco e impedire l’invio del testo “liscio” senza protezione crittografica. Il fatto che il nuovo protocollo sia promosso pesi massimi della Rete suggerisce il successo dell’iniziativa.
Alfonso Maruccia