C’è chi ha sottolineato come si tratti di una mossa che porterà ad un vero e proprio suicidio strategico. Come l’etichetta EMI/Capitol Records non abbia raccolto i frutti dei suoi errori passati. Un nuovo caso in stile Grey Album sembra essere scoppiato, intorno ad un nuovo episodio di mashup che ha ancora una volta coinvolto il catalogo dei leggendari quattro di Liverpool, i Beatles.
Una vicenda che ha avuto inizio verso la fine del mese di gennaio, quando Tom Caruana ha reso disponibile online un disco intitolato Enter the Magical Mystery Chambers . Caruana – insegnante di musica nonché produttore ventottenne dalla britannica Brighton – aveva speso due mesi del suo tempo creativo per realizzare un progetto coraggioso: mescolare le canzoni dei Beatles con gli arrangiamenti vocali hip-hop del gruppo Wu Tang Clan .
Ne è venuto fuori un disco apprezzatissimo, sia dalla critica di settore che dai netizen. Sono stati quasi 30mila i download portati a termine sul sito dell’etichetta Tea Sea Records . Finché, all’inizio di febbraio, un messaggio ha così recitato sul sito stesso: questa pagina è ora stata rimossa .
Cosa è successo? Alcuni utenti hanno pregato il sito di rimettere loro a disposizione l’album, ritenuto brillante, rivoluzionario, perfetto nel suo saper rimodellare gli arrangiamenti dei Beatles sullo stile vocale del Wu Tang Clan. Ma non c’è stato alcunché da fare: la stessa Tea Sea Records ha successivamente pubblicato un commento in cui veniva spiegato come EMI/Capitol avesse fatto pressioni affinché tutto il materiale venisse rimosso .
A questo punto sono mancati i dettagli, anche se in molti hanno ipotizzato un’azione identica a quella intrapresa nei confronti di Danger Mouse e del suo Gray Album : una tonante missiva legale di tipo cease and desist . In barba al fatto che il disco avesse ottenuto fino a quel momento enorme popolarità, persino aiutando i neofiti a scoprire il materiale originale dei Beatles.
Intervistato dal New York Times , lo stesso Caruana si era mostrato alquanto fiducioso sulle possibilità di sopravvivenza online del suo progetto. Il producer britannico aveva infatti tirato in ballo Danger Mouse, sostenendo che il musicista era stato bacchettato dall’etichetta solo dopo aver messo in circolazione 3mila dischi fisici del suo album.
Caruana ha cioè ipotizzato che, in assenza di un supporto fisico e quindi di un guadagno materiale, EMI/Capitol non avrebbe bussato alla sua porta. Cosa che invece l’etichetta britannica ha fatto prontamente, ordinando alla Tea Sea Records di eliminare il mashup incriminato.
Mauro Vecchio