Roma – Tira davvero aria nuova se EMI, una delle cinque sorelle della discografia internazionale e ritenuta la meno propensa a “sbarcare sul web”, ha deciso di mettere a disposizione online una parte consistente del proprio catalogo musicale.
Nei giorni scorsi l’azienda ha infatti firmato un accordo con Wippit, società che gestisce un jukebox sparamusica che consente ai propri clienti di acquisire una licenza per ogni mp3 scaricato dal proprio catalogo. Consente anche di masterizzare i brani ma non di condividerli con terzi.
Per Wippit l’arrivo di EMI nel proprio catalogo ha una notevole rilevanza, visto che aumenta di circa 100mila pezzi il numero di brani che mette a disposizione dei propri clienti, quegli utenti che pagano fino a 49 dollari l’anno per scaricare musica dai suoi server.
Ad annunciare la firma con EMI è stato il CEO e presidente di Wippit, Paul Myers, che in una intervista ha spiegato di poter ora offrire agli utenti iscritti anche musica di nomi del calibro di Bjork o dei Coldplay. E ha anche specificato che l’accordo con EMI prevede la vendita di licenze sui brani solo agli utenti europei .
Di interesse notare che nell’accordo tra le due società EMI ha imposto l’esclusione completa di tutte le opere dei Beatles che rientrano nel proprio catalogo, una esclusione della quale però non sono forniti ulteriori dettagli. Sembra proprio, vista anche la querelle tra i detentori dei diritti sui Beatles e Apple , che la via dei Beatles alla rete debba essere ancora più complessa di quella scelta da EMI.