Nell’incontro di oggi a Bruxelles tra Mario Draghi e Ursula von der Leyen si è discusso anche di energia. Il vecchio continente ha assoluta e urgente necessità di riorganizzare la propria strategia di approvvigionamento, soprattutto per quanto riguarda il gas. Lo deve fare in tempi brevi, per gestire una situazione che sta già pesando sulle tasche di cittadini e imprese, ma senza ignorare quelli che sono gli obiettivi di lungo termine.
Bisogna inevitabilmente tener conto dello scenario venutosi a creare con l’escalation delle ultime settimane, che ha visto l’esplosione della guerra in Ucraina e il materializzarsi all’orizzonte dello spauracchio di una Terza Guerra Mondiale.
Europa ed energia: diversificazione, investimenti, efficienza
L’approccio che l’Europa ha intenzione di adottare è ben sintetizzato in tre punti, citati nell’intervento in conferenza stampa della presidente della Commissione. Eccoli:
- diversificazione per diminuire la dipendenza dalle forniture russe;
- investimenti massivi in tutto il territorio, soprattutto sulle rinnovabili e passando dall’accelerazione del Green Deal;
- efficienza per ottimizzare e i consumi sia sul fronte delle utenze private sia nel settore industriale.
Si punterà anche sulle soluzioni legate all’intelligenza artificiale in modo da migliorare il funzionamento delle reti di distribuzione dell’energia.
In tema di caro bollette, è stata manifestata la volontà di proteggere i cittadini e le industrie dagli aumenti che rischiano di tradursi in ripercussioni negative su consumi e occupazione. Questo un estratto dalla dichiarazione di Mario Draghi, che in tema di diversificazione ha avviato un colloquio con il Qatar.
L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la dipendenza dal gas russo. Sabato ho sentito al telefono l’emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi.
Se a Bruxelles si prendono legittimamente in esame gli sviluppi a medio e lungo termine, c’è chi quotidianamente è già chiamato a fare i conti con un forte aumento dei prezzi che interessa sia l’energia sia i carburanti. Nelle stazioni di servizio, benzina e diesel hanno già sfondato il tetto dei 2 euro al litro in buona parte del paese. Tornano così in auge le applicazioni mobile per trovare i distributori più convenienti.