Non c’è solo l’elenco delle eccezioni alle nuove restrizioni anti-COVID sul tavolo del Governo, ma anche quello delle iniziative da attuare sul fronte dell’energia. La volontà dichiarata è quella di contrastare il caro bollette, come ribadito di recente dal ministro Cingolani, ma non sarà cosa semplice.
Bollette: le misure contro il caro energia
Tra le ipotesi sulle misure al vaglio per centrare l’obiettivo di contenere gli aumenti di luce e gas anche quelle relative alla tassazione degli introiti extra maturati dalle società energetiche in questo periodo, una revisione delle dinamiche associate alle aste per l’emissione di CO2 e la cartolarizzazione di parte degli oneri di sistema.
Insomma, si cercano le risorse necessarie per fronteggiare i rincari, ovunque sia possibile farlo. A beneficiarne dovrebbero essere sia le famiglia sia le imprese. In entrambi i casi, l’obiettivo è quello di non frenare consumi, produttività e occupazione, proprio in un momento che stava (e sta) vedendo il paese crescere nuovamente a seguito della lunga battuta d’arresto dovuta al protrarsi della crisi sanitaria.
#20gennaio incontro con il Pres. #Draghi su misure all'esame per far fronte, con il coordinamento di @Palazzo_Chigi, ai rincari energetici e attuare immediatamente gli interventi congiunturali e strutturali a sostegno della manifattura 🇮🇹 e del Paese #SceglierediCambiare pic.twitter.com/lzaPVWvRhI
— Carlo Bonomi (@CarloBonomi_) January 20, 2022
Nella giornata di ieri, Mario Draghi ha incontrato Carlo Bonomi, numero uno di Confindustria, proprio per un confronto sul tema tenutosi a Palazzo Chigi. A conclusione del faccia a faccia, le parti si sono dette soddisfatte di quanto discusso.
Questa mattina è in programma la Cabina di Regia convocata dal premier, poi toccherà al Consiglio dei Ministri. Entro oggi dovrebbero essere ufficializzate le nuove misure che andranno a interessare sia la lotta alla pandemia (ulteriore estensione dell’impiego del Green Pass e ristori) sia gli aumenti delle bollette. È ritenuto molto difficile che per quelle del gas possa cambiare qualcosa a stretto giro, in considerazione delle tensioni di natura geopolitica che continuano a caratterizzare i rapporti tra i territori controllati da Mosca (Russia) e Kiev (Ucraina), da cui transitano i canali di approvvigionamento.