Il rapporto World Energy Outlook 2023 appena pubblicato da IEA (l’Agenzia internazionale dell’energia) fa luce sul futuro dell’approvvigionamento energetico e, per una volta, i dati sono incoraggianti: la transizione verso l’energia pulita è in atto ed è irreversibile. Insomma, non si tornerà indietro. La migliore sintesi è quella fornita dal commento di Fatih Birol, direttore esecutivo dell’organizzazione.
La transizione all’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo e non si può fermare. Non si tratta di
se, ma solo diquanto prestoeal più prestosarebbe meglio per tutti noi.
Il futuro dell’energia sarà sempre più sostenibile
L’orizzonte temporale preso in considerazione è quello che porterà al 2030, quando i sistemi inerenti all’ambito delle fonti rinnovabili saranno molto più presenti e molto più influenti rispetto a quanto lo sono oggi. Lo studio esamina anche il fronte della mobilità, prevedendo un numero di auto elettriche in circolazione nel mondo decuplicato rispetto a quello attuale.
Si stima uno sviluppo importante del fotovoltaico, tanto da poter arrivare, in soli sette anni, a far produrre a questa tipologia di impianti, più energia rispetto a quella oggi generata complessivamente da tutte le centrali in funzione negli Stati Uniti. Saranno importanti anche gli investimenti nell’eolico offshore, ovviamente per i territori che lo consentono.
In termini di emissioni di CO2, è previsto il raggiungimento di un picco entro il 2025, dopodiché ci si aspetta una progressiva diminuzione. Prosegue Birol.
I governi, le aziende e gli investitori, devono sostenere le transizioni verso l’energia pulita anziché ostacolarle. I vantaggi offerti sono immensi, incluse nuove opportunità per le industrie e in termini occupazionali, maggiore sicurezza, aria più pulita, accesso universale all’energia e clima più sicuro per tutti.
Le insidie, ad ogni modo, non mancano. Sono citate in primis quelle legate al mancato raggiungimento degli obiettivi fissati, ormai quasi un decennio fa, con la sottoscrizione dell’accordo di Parigi, per la lotta al cambiamento climatico e per il controllo dell’aumento della temperatura media mondiale. Per saperne di più è possibile consultare il report di IEA, World Energy Outlook 2023, nella sua forma integrale.