Eni, Edison e Snam: tre nomi pesanti, che in collaborazione con la Fondazione Politecnico di Milano e il Politecnico di Milano hanno dato il via ad una nuova piattaforma congiunta per la ricerca sul valore dell’idrogeno. Il progetto prende il nome di “Hydrogen Joint Research Platform” e rappresenta un importante punto di partenza per un sistema che si auspica in messa a terra già entro il 2030.
Hydrogen JRP ha l’obiettivo di promuovere studi e ricerche innovative su: produzione dell’idrogeno pulito, che comprende l’idrogeno verde e “low carbon”; soluzioni per il suo trasporto e relativi sistemi di accumulo avanzati; impieghi innovativi di tipo elettrochimico e termico in applicazioni residenziali, industriali e di trasporto; sviluppo di best practice per la progettazione e realizzazione delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno.
Nei fatti c’è una intera filiera da progettare. La piattaforma non è un circolo chiuso, anzi: è un punto di partenza che apre le porte a qualunque azienda voglia aggiungere investimenti, esperienze, know-how e innovazione per fare in modo che i tasselli possano collegarsi gli uni con gli altri nel minor tempo possibile. C’è un modello di business da costruire e, soprattutto, ci sono degli ambiziosi obiettivi da raggiungere: l’idrogeno sarà un passo fondamentale nel percorso verso il taglio completo delle emissioni, ma ad oggi l’intero sistema è ancora estremamente immaturo – pur se incredibilmente promettente.
Hydrogen JRP
La piattaforma avrà anche un ruolo di lobby e di rappresentanza, poiché cercherà il dialogo con stakeholder istituzionali e cercherà di attrarre investimenti da mettere a fattor comune:
Hydrogen JRP vuole cogliere la sfida della ricerca sull’idrogeno per costruire un ecosistema dell’innovazione. Saranno confermate nei prossimi mesi le adesioni al JRP di altre aziende interessate allo sviluppo della filiera dell’idrogeno. La struttura della piattaforma prevede che i soci stessi, a seconda del loro livello di adesione, propongano temi di ricerca verticali che favoriscano la creazione di know-how per l’industria italiana del settore.
Il ruolo della ricerca in questo frangente è fondamentale, poiché è nelle Università che si possono coltivare quei valori che consentiranno di portare a realizzazione quegli strumenti di transizione energetica che sull’idrogeno consentono di alzare la posta della scommessa. Così Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano:
La transizione energetica è tra le più grandi sfide dei nostri tempi. Sono due i concetti chiave sui quali dobbiamo insistere: il rafforzamento di un percorso politico, di allineamento con le direttrici europee, che si basa su una fase di accompagnamento del sistema industriale; lo sviluppo di ricerca e formazione per posizionarci come punto di riferimento in termini tecnologici all’interno panorama internazionale. Perché questo accada abbiamo bisogno di tracciare un progetto comune che vede l’università al fianco delle imprese. Ecco perché Hydrogen Joint Research Platform, che oggi avviamo grazie alla partecipazione, alla capacità di ascolto e di innovazione di tre grandi imprese del settore, deve poter estendersi il più possibile al tessuto produttivo