Eni, Google Cloud e BCG per la transizione energetica

Eni, Google Cloud e BCG per la transizione energetica

Eni, Google Cloud e Boston Consulting danno vita ad una nuova piattaforma aperta per la transizione energetica che prende il nome di Open-Es.
Eni, Google Cloud e BCG per la transizione energetica
Eni, Google Cloud e Boston Consulting danno vita ad una nuova piattaforma aperta per la transizione energetica che prende il nome di Open-Es.

Si chiama Open-Es e mette assieme l’esperienza di gruppi come Eni, Google Cloud e Boston Consulting per dar forma ad una vera e propria piattaforma digitale aperta che potrà supportare qualsiasi azienda interessata ai processi di transizione energetica. Il concetto è chiaramente molto chiaro ad Eni, che sulla transizione energetica intende costruire un vero e proprio modello di business, ma è chiaro al tempo stesso a Google Cloud che su questo processo trasformativo andrà a plasmare la propria offerta.

La piattaforma Open-es consentirà a tutti i fornitori protagonisti del percorso di transizione energetica di valorizzare le proprie esperienze e best practice di sostenibilità rendendole disponibili a tutte le aziende partecipanti e accedendo così a nuove opportunità di business e di creazione di valore.

Open ES: una piattaforma per la transizione energetica

I tre gruppi gettano le basi, ma il progetto è aperto a chiunque vorrà farvi parte: Eni posa la prima pietra e qualunque azienda del settore energetico o della filiera industriale potrà rientrarvi per offrire il proprio contributo in questo tentativo di “accelerare il percorso di transizione energetica“. Mentre da Boston Consulting arriverà una visione strategica del progetto, da Google Cloud perverranno tecnologie e competenze in ambito cloud, big data e artificial intelligence. La decarbonizzazione è solo il primo step, chiaramente, perché senza una vera transizione si ha soltanto un punto di partenza e nessuna direzione chiara di fronte.

La piattaforma avrà pertanto un “approccio concreto con una prospettiva industriale” e farà capo a tre caratteristiche distintive che diventano manifesto del progetto complessivo:

  1. Centralità dell’informazione, con l’obiettivo di diventare un unico punto di condivisione delle informazioni di sostenibilità, una fonte informativa di riferimento per benchmark e statistiche. Tali informazioni saranno certificate anche attraverso meccanismi di validazione riconosciuti dal network. Verrà utilizzato un modello semplice con un approccio incrementale per valutare le performance di sostenibilità dei fornitori e, a valle di una gap analysis, verrà suggerito a tutti i partecipanti un piano di sviluppo.
  2. Mappatura filiera ed ecosistema: le informazioni saranno accessibili e visibili lungo tutti i livelli della supply chain. Riuscire a raggiungere una mappatura della filiera è uno degli obiettivi cardine della piattaforma che permetterà anche di incentivare principi e meccanismi di economia circolare, tenuto conto che i nuovi modelli di consumo passano per una rivisitazione della supply chain. Verranno quindi ingaggiati tutti i livelli della catena di fornitura e saranno garantiti servizi di sviluppo per i fornitori, anche in un’ottica di supporto alla crescita del sistema paese.
  3. Apertura e integrabilità: la piattaforma sarà aperta a tutti coloro che vorranno contribuire alla sostenibilità della catena di fornitura (service provider, istituti finanziari, consulenti per la formazione, abilitatori dell’economia circolare) con l’obiettivo di colmare i gap delle aziende e accompagnarle in un percorso di crescita.
  4. Meccanismi incentivanti: sono infine previste logiche di collaborazione tra i diversi attori per un miglioramento continuo delle prestazioni di sostenibilità. L’area di collaborazione servirà anche ad individuare opportunità di partnership e garantire lo scambio di esperienze e best practice sui temi della sostenibilità, utilizzando anche metodi propri dei social network come le valutazioni e le interazioni tra partecipanti. Infine, verranno utilizzate tecniche di gamification per stimolare i comportamenti virtuosi dei player.

Se davvero la sostenibilità potrà essere elemento centrale del quadro competitivo degli anni a venire, Open-Es sarà elemento di valore che potrà aiutare le aziende a fare sistema su questo fronte.

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Pubblicato il
20 dic 2020
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