Il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di oltre 6,4 milioni di euro a Eni Plenitude per le chiamate promozionali effettuate senza consenso e per le attivazioni illecite dei contratti. Tra le lacune rilevate ci sono gli scarsi controlli delle agenzie e sub-agenzie che contattano i potenziali clienti.
Continua il telemarking selvaggio
Il procedimento è stato avviato a fine dicembre 2023 in seguito a 108 segnalazioni e 7 reclami ricevuti dall’autorità tra settembre 2021 e marzo 2023. Durante l’indagine è stata effettuata una verifica sui contatti telefonici, avvenuti in una settimana campione (6-13 marzo 2023), che hanno portato all’attivazione della fornitura energetica.
Su 747 contratti stipulati nel suddetto periodo è emerso che almeno 657 sono arrivati da contatti illegittimi. In dettaglio: 381 numeri di telefono sono stati ottenuti tramite comparatori online, 179 mediante il canale web assistito, 80 tramite campagne rivolte alla clientela sulla base di consensi rilasciati nell’ambito dei rapporti contrattuali e 17 nell’ambito di campagne di co-marketing.
Considerando un intero anno, Eni Plenitude avrebbe attivato circa 32.850 forniture in modo illecito. L’autorità ha rilevato una serie di lacune relative al controllo e monitoraggio delle agenzie e sub-agenzie che hanno acquisito i contatti per effettuare chiamate promozionali, senza il consenso degli interessati o verso numeri iscritti al Registro Pubblico delle Opposizioni. Ciò rappresenta una grave violazione della privacy.
Eni Plenitude ha effettuato attività di telemarketing senza un’idonea base giuridica e non ha impedito il caricamento sui sistemi aziendali dei contratti stipulati tramite contatti telefonici illeciti. Pertanto la società dovrà pagare una sanzione di 6.419.631 euro, interrompere il trattamento dei dati degli utenti e implementare misure per impedire il caricamento di contratti generati da contatti illeciti.
Eni Plenitude ha dichiarato di aver rispettato la normativa sulla privacy ed esaminerà il provvedimento del garante per valutare un eventuale ricorso.