San Francisco (USA) – Domenica scorsa si è conclusa l’edizione 2007 di RoboGames , una competizione tra robot che, nell’arco di tre intense giornate, ha visto sfidarsi in numerosissime discipline robot provenienti da una trentina di nazioni.
Quando gli organizzatori definiscono RoboGames “l’evento di robotica più grande al mondo” non esagerano: entrata persino nel Guiness dei primati , la manifestazione è stata il palcoscenico di 70 differenti competizioni in cui si sono scontrati 800 robot appartenenti a 83 categorie : tra quelle più esotiche si citano i lottatori di sumo, kung fu e wrestling, gli androidi acrobatici, i robot da combattimento dotati di lanciafiamme, i giocatori di hockey, i pugili, gli scalatori, i baristi, i musicisti e i pittori.
Quest’anno RoboGames ha ospitato anche il FIRA Robot World Cup , un torneo di calcio tra robot simile, ma forse non altrettanto celebre, almeno tra il grande il pubblico, della RoboCup (v. archivio ). Quest’ultima si terrà invece ad Atlanta, presso l’università Georgia Tech , dal primo al 10 luglio.
Tra gli eventi che puntualmente attraggono il maggior numero di spettatori, specie tra i giovanissimi, vi sono quelli di combattimento : qui le tipologie di robot sono le più variegate e numerose, e vanno da umanoidi alti poche decine di centimetri a spartani veicoli blindati che, con un peso che talvolta supera i 150 kilogrammi, si affrontano in veri e propri demolition derby all’interno di un’arena circondata da vetri antiproiettile.
Certe categorie di ComBot , così sono chiamati i robot combattenti, offrono spettacoli davvero pirotecnici: per farsene un’idea basta dare un’occhiata alla galleria di video ospitata sul sito ufficiale o al breve filmato riportato in calce a questa notizia.
Ma RoboGames non è soltanto uno spettacolo mediatico: eventi come questo servono infatti soprattutto per stimolare la ricerca e permettere agli ingegneri di tutto il mondo di confrontare i rispettivi progressi. Le tecnologie impiegate in ambiti apparentemente futili come il combattimento o il calcio possono rivelarsi preziose anche nella costruzione di robot capaci di assistere l’uomo nelle varie attività quotidiane, come il lavoro e il divertimento, e in compiti particolarmente delicati come gli interventi medici e di soccorso.
Tra le nazioni che più si sono distinte nei vari tornei di RoboGames vi sono Stati Uniti, Taiwan, Corea del Sud, Cina, Singapore e Messico. L’Italia non era invece rappresentata da alcun team.