Dopo la pausa estiva riprende la battaglia legale tra Epic Games e Apple. Entrambe le parti hanno presentato la richiesta di revisione giudiziaria alla Corte Suprema. La software house, nota per il gioco Fortnite (causa dello scontro), afferma che Apple viola le leggi antitrust. L’azienda di Cupertino non vuole invece eliminare la cosiddetta clausola anti-steering.
Epic Games vs Apple: atto terzo
Epic Games aveva denunciato Apple oltre tre anni fa, quando il gioco Fortnite è stato rimosso da App Store. Secondo l’azienda di Cupertino, Epic Games ha violato gli accordi contrattuali inserendo il suo sistema di pagamento. La software house guidata da Tim Sweeney ha accusato Apple di aver violato le leggi antitrust nazionale (Sherman Act) e statale (California Unfair Competition Law).
Epic Games ha perso in primo e secondo grado, in quanto i giudici non hanno ritenuto anticoncorrenziale il comportamento di Apple. L’unica vittoria è stata ottenuta sulla clausola anti-steering che impedisce agli sviluppatori di informare gli utenti dell’esistenza di un metodo di pagamento alternativo (tramite link o pulsanti nell’app).
L’ordine di eliminare tale clausola non è stato ancora eseguito, in quanto Apple ha chiesto e ottenuto una sospensione di 90 giorni per presentare ricorso alla Corte Suprema. La richiesta di revisione giudiziaria è stata depositata da entrambe le parti.
Epic Games ha chiesto alla Corte Suprema di riesaminare il caso, in quanto Apple non rispetta le leggi antitrust, abusando del suo monopolio nei mercati degli store per iOS e dei pagamenti digitali. Apple ha invece chiesto di annullare l’ordine di eliminare la clausola anti-steering.