La scomparsa risale all’1 dicembre, ma ne è stata data notizia solo nel fine settimana: Eric Engstrom si è spento all’età di soli 55 anni in un ospedale di Seattle per le complicazioni conseguenti all’assunzione di una dose eccessiva di antidolorifico nel tentativo di ristabilirsi dall’infortunio a un piede occorso in ottobre. Fatali i danni al fegato provocati dal farmaco.
Si è spento Eric Engstrom, padre delle DirectX
Classe 1965, programmatore autodidatta, si è unito al gruppo di Redmond su suggerimento di un amico iniziando a lavorare nel team addetto al supporto clienti. Dopo aver lasciato la società per qualche anno torna nel 1991 con il ruolo di General Manager. Nel 1994 entra a far parte della squadra incaricata di rendere Windows 95 una piattaforma in grado di supportare i videogiochi, insieme ad Alex St. John e Craig Eisler: dall’impegno dei tre nacque il progetto DirectX e, qualche tempo dopo, la linea di console Xbox che ancora oggi domina il mercato insieme alle alternative di Sony e Nintendo.
Nel 2000 ha temporaneamente (e nuovamente) abbandonato Microsoft per fondare Wildseed, una società specializzata nella personalizzazione dei telefoni cellulari acquisita cinque anni più tardi da America Online. Dopo essere passato da AOL è tornato al gruppo di Redmond. Più di recente Engstrom ha lavorato come consulente per il business e su iniziative di varia natura: dalle innovazioni destinate all’ambito dei droni agli esperimenti sulla produzione di energia dalla fusione fredda. Tra i suoi sogni quello di diventare il primo uomo a raggiungere Marte, proprio come un certo Elon Musk. Lascia la moglie Cindy Smith e quattro figli.