Eric Schmidt ha annunciato un importante cambiamento nella sua lunga carriera di manager hi-tech, un passo che segna l’abbandono della carica di presidente esecutivo di Alphabet e il passaggio a questioni meno dipendenti dalla gestione aziendale. E probabilmente molto più importanti per il genere umano nel suo complesso.
Schmidt pone quindi termine a un percorso professionale che lo ha visto, negli ultimi 17 anni, rivestire prima i panni di amministratore delegato (CEO) e poi quelli di Presidente Esecutivo. Prima ancora di Google, Schmidt era passato per i colossi della “vecchia generazione” tecnologica come Sun, Novell, Bell Labs e persino Xerox PARC.
After ten years as CEO and seven as Executive Chairman, I can’t wait to dive into the latest in science, technology, and philanthropy. I look forward to working with Larry and Sergey on our future here at Alphabet. https://t.co/nVnZqMEHoI
– Eric Schmidt (@ericschmidt) 21 dicembre 2017
Nell’ annunciare la novità , Schmidt dice di essere d’accordo con i fondatori e gli attuali dirigenti di Mountain View sulla necessità di una “evoluzione” di Alphabet, contenitore che comprende il colosso dell’advertising (Google) e le altre iniziative (mangia-soldi) della corporation e che nelle parole dell’ex-manager sta andando alla grande.
Larry Page, uno dei fondatori di Google, ha sottolineato l’esperienza ingegneristica e di business di Schmidt, un uomo che ha svolto un ruolo cruciale per la crescita dell’azienda e che ora continuerà ad aiutare il management occupandosi di problemi scientifici e tecnologici nel ruolo di “technical advisor”.
Anche se abbandona il timone, infatti, Schmidt non va in pensione e resta a Mountain View. Di certo il miliardario Schmidt avrà ora molto più tempo per dedicarsi alla filantropia , attività che porta avanti anche grazie alla sua fondazione familiare in maniera non dissimile a quanto fa l’uomo più ricco del mondo (Bill Gates).