Eric Schmidt non è più parte attiva né in Google, né in Alphabet. La notizia emerge dalle pagine di CNet dove, pur senza conferme ufficiali dalle parti in cause, viene spiegato che Schmidt si sarebbe ritirato nel mese di febbraio ponendo fine ad un percorso di incredibile successo.
Schmidt prese in mano Google quando ancora era una promettente startup della Silicon Valley: Larry Page e Sergey Brin gli diedero il comando delle operazioni per far diventare grande il gruppo e tutti ben sappiamo cosa sia successo: Google ha scalato i vertici dei “big tech” a livello mondiale, tornando quindi nelle mani di Larry Page pur tenendo Schmidt tra i consiglieri fidati del gruppo.
L’addio di Eric Schmidt
Negli ultimi mesi l’azienda di Mountain View ha vissuto una vera e propria rivoluzione: prima il passo indietro dei fondatori, quindi l’affermazione di Sundar Pichai come nuovo CEO proprio alla vigilia della pandemia che ha sconvolto i piani di tutto il mondo, nel mezzo è arriva la discussa sostituzione del legale di lungo corso David Drummond. Ora emerge questo ulteriore scossone, emerso a distanza di mesi e senza alcuna comunicazione ufficiale.
Quel che è noto da tempo, prima ancora di sapere che avesse lasciato gli uffici di Mountain View, è il nuovo ruolo di Schmidt: dai motori di ricerca al Pentagono. Nello specifico, l’ex-CEO Google avrebbe un ruolo nel Defense Innovation Board che opera con le forze militari USA; inoltre è presidente del National Security Commission on Artificial Intelligence.
Schmidt si è dunque ritirato dalla vita in Google, ma non certo dalla vita pubblica. Anzi. Termina però qui una delle storie di maggior successo dell’ultimo ventennio della Silicon Valley.