Ericsson ha depositato una nuova denuncia per violazione di proprietà intellettuale contro Apple. Al centro della disputa, in questo caso, i brevetti relativi alla connettività 5G all’interno degli smartphone con la mela.
Ericsson vs Apple: al centro i brevetti del 5G
Il braccio di ferro sui brevetti tra Ericsson ed Apple perdura ormai da quasi un decennio. Era il 2015 quando il gruppo svedese lanciava il guanto della sfida verso Cupertino dopo il mancato accordo sui brevetti in licenza sugli iPhone ed un accordo destinato a durare 7 anni mise da parte la possibilità di uno scontro legale che si preannunciava complesso e logorante.
Ora, però, l’accordo è arrivato a scadenza senza che si riuscisse a trovare un’intesa e le parti son tornate sul piede di guerra. La prima mossa è stata di Ericsson, che nell’Ottobre scorso mosse le pedine legali lasciando intendere la volontà di tornare alla disputa precedentemente sopita. Apple da parte sua rispose che la controparte adoperava metodi poco ortodossi nella contrattazione.
Ericsson avrebbe chiesto proprio in quelle settimane ad Apple 5 dollari per ogni iPhone venduto, cifra che si riteneva congrua per il pacchetto di brevetti concessi in licenza. Sembrava evidente come le parti stessero discutendo dell’adozione della tecnologia 5G sugli iPhone senza trovare un terreno di accordo sui prezzi delle licenze. Secondo Ericsson, oggi Apple utilizza i brevetti del gruppo senza le necessarie licenze: per un gruppo che ha investito qualcosa come 5 miliardi nella ricerca sul 5G, monetizzare le licenze è assolutamente vitale per dare significato al lavoro compiuto in questi anni e per questo motivo è chiaro come l’azienda non intenda cedere ad alcuna concessione nei confronti di Tim Cook.
Di fronte al rifiuto Apple, la disfida ha assunto toni nuovi e non è detto che non si arrivi al tentativo di bloccare le vendite degli iPhone per rendere ancor più concreta la pressione sulla controparte. Il tavolo della trattativa si sposta dunque in tribunale.